Colui che racconta: Alessandro Baricco

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Immagine in evidenza: Clara Jamies

Bentrovati miei cari impasticcati, eccoci al nostro consueto appuntamento con le pastiche letterarie di Hermes Magazine, pronti per partire alla scoperta di tanti autori, nuove storie e tanto altro!

Questa è una pasticca letteraria molto speciale, perché tratteremo un autore che a differenza dei precedenti ha una peculiarità invidiabile: è tutt’ora in vita…

Chi sarà costui?

Nientepopodimeno dell’uomo che ha fatto salpare il Virginian navigando nell’animo di Novecento, tra le profondità di un Oceanomare, tra le strade di una city e tra le mura di mille castelli di rabbia. Si proprio lui, l’encomiabile Alessandro Baricco.

Classe 1958, di lui sappiamo in molti che è scrittore, saggista, critico musicale, conduttore televisivo, pianista, sceneggiatore e regista italiano, e come già forse si era compreso è sicuramente fra i più alti esponenti della narrativa italiana di oggi. Il diploma in pianoforte presso il Conservatorio non gli basta e dopo una  laurea in filosofia, pubblica alcuni saggi di critica sulla musica, Lavora in televisione ed in radio come conduttore e sceneggiatore.

Nell’anno 1993 conduce L’amore è un dardo, sulle reti rai dedicata alla lirica e nel 1994 si butta nel programma dedicato alla letteratura Pickwick, del leggere e dello scrivere, insieme alla giornalista Giovanna Zucconi.

Sempre nel 1994 fonda la Scuola Holden, basata sull’istruzione alla scrittura e storytelling a Torino, dove si studiano tecniche della narrazione e di cui ad oggi è l’attuale preside.

Sempre in quell’anno esce in tutte le librerie Novecento. Un monologo, che non un vero e proprio romanzo ma un lavoro teatrale. Una sorta di “copione”. Quattro anni dopo nel 1998 il regista Giuseppe Tornatore ha diretto un film tratto dal romanzo intitolato La leggenda del pianista sull’oceano.

Insomma, un preside di tutta eccellenza.

Perché ho scelto di raccontarvi Baricco?

Come avrete compreso quanto non è una pasticca come tutte le altre. Ma credo profondamente che sia importante divulgare l’importanza di una scrittura in grado di arrivare soprattutto al cuore del lettore come quello di Baricco. E che sia ad oggi, ancora in grado di presentarci delle grandi soprese che vanno da viaggi onirici fino all’importanza dell’evoluzione tecnologica del millennio in corso. Baricco ha dato una sua interpretazione delle più grandi opere greche e letterarie fra le quali l’Odissea, l’Iliade e da poco ha iniziato a regalarci una lettura con parafrasi del sommo poeta Alighieri e della sua Divina Commedia, quindi, peccando anche un po’ di presunzione, anche io vorrei raccontarvi, oltre alla sua “normale” attività da docente e scrittore, quello che ha emozionato me e molti altri che hanno deciso di fare dei suoi libri virtù e verità di fede.

Vi aspetto alla prossima pasticca dove vi racconterò con molta umiltà le sue grandi opere. Che per me (e spero anche per voi e per molti altri) non sono solo parole ma molto, molto altro.


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