Vacanze in barca a vela: tutto quello che c’è da sapere

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Che voi siate già abbastanza abili, oppure principianti, ma anche appassionati di barche, amanti del mare o semplicemente curiosi di scoprire qualcosa che non pensavate essere nelle vostre corde… il fascino della barca a vela può fare colpo davvero su tutti. Si sa che l’età è solo un numero: si può sempre vivere nuove esperienze ed imparare da esse, se solo si vuole!

Benefici

La barca a vela fa parte di un meraviglioso mondo di attività outdoor a contatto con la natura, e può farci trovare (o ritrovare) la nostra stabilità, allenando la capacità di mantenere il controllo… anche interiore. Andare in vacanza in barca a vela può rivelarsi una delle esperienze più adrenaliniche, divertenti e rilassanti allo stesso tempo, di certo qualcosa da provare almeno una volta nella vita.

Tra i suoi benefici maggiori il fatto di allontanare stress e negatività, perché ci fa concentrare su qualcosa che richiede molta energia, ma allo stesso tempo ci fa “staccare” dal resto dei pensieri, e grazie all’azione combinata di sole, vento e acqua diventa un toccasana per corpo e mente.

Molti la descrivono come una sensazione “totalizzante” perché ci si sente una piccola parte del tutto all’orizzonte. Favorisce la sicurezza in noi stessi e accresce l’autostima, nonché lo stimolo a fare gioco di squadra.

Le basi

Innanzitutto bisogna capire se si vuole imparare a prendere da subito il comando oppure se si vuole trascorrere una vacanza in presenza di uno skipper esperto alla guida, che però assegnerà sempre e comunque dei compiti a tutti. Quando si sale su una barca a vela, si diventa a tutti gli effetti parte della ciurma.

In ogni caso, alla base ci vuole sicuramente una buona dose di spirito d’iniziativa, di avventura capacità di adattamento e autonomia; se siamo con altre persone.. bisogna tenere sempre presente che andare per mare implica un notevole senso di responsabilità e disciplina: la parola del capitano sta sopra a quella di tutti e questa è una gerarchia da rispettare. Inoltre, in barca si crea di una vera e propria convivenza, che in mare aperto dovrebbe essere il più armoniosa possibile.

Per capire se questo “sport” – che poi diventa più che altro uno stile di vita – possa fare al caso nostro, si potrebbe innanzitutto fare delle gite in barca a vela, con amici e conoscenti più navigati, oppure organizzate da scuole specializzate, dove potersi rilassare ma anche osservare l’esperto di navigazione e chiedere informazioni.

Una volta capito che ci interessa approfondire questa attività per poter guidare in prima persona, perché siamo persone dinamiche e curiose di sperimentare (oppure perché lo vogliamo diventare, uscendo dalla comfort zone!) bisogna allora acquisire qualche conoscenza tecnica e nel frattempo cercare di metterla in pratica. Oltre ad informarsi su internet, sarà bene iscriversi ad una scuola di vela, per apprendere con qualche lezione le nozioni fondamentali. Nodi, correnti, venti, termini tecnici… tutto ciò si può acquisire nell’arco di pochi giorni o settimane.

Qualche buona regola

Partiamo dagli essential per l’abbigliamento: dev’essere comodo e non deve comprendere tutto l’armadio di casa. La valigia, o meglio il borsone morbido, sarà quello di una normale vacanza al mare: vestiti corti e leggeri, costume, crema solare, golfino e pantaloni lunghi per la sera… Consigliabile l’uso di scarpe con la suola piatta e chiara per spostarsi sull’imbarcazione, o piuttosto a piedi nudi, mai con le ciabatte perché si rischia di inciampare o scivolare (è utile portarle ugualmente per le escursioni a terra).

Meglio bloccare sempre le porte per evitare che sbattano così come è necessario sistemare sempre gli oggetti di modo che non cadano con il movimento delle onde.

Bisogna poi tener presente che la corrente elettrica è disponibile grazie al movimento della barca e ad un piccolo generatore, pertanto bisogna usarla quel poco che serve, così come l’acqua per lavarsi e cucinare.

La carta igienica e i capelli andranno buttati nella spazzatura, che verrà smaltita una volta a terra, MAI nello scarico! Infine un concetto ovvio ma mai troppo ripetuto: in mare si gettano solo rifiuti organici biodegradabili; il rispetto dell’ambiente dovrebbe essere già insito nella personalità di chi sceglie un’esperienza del genere.


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