“Vedi come ti compendio le Pasticche Letterarie”, un valido motivo per non studiare dalle antologie liceali

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Benvenuti su “Vedi come ti compendio le Pasticche Letterarie, l’unica rubrica d’una rubrica che ti schematizza i concetti più rilevanti dell’epica classica cosicché te non debba manco sforzarti a rileggerti gli articoli precedenti, ledendo palesemente gli interessi dell’editrice di Hermes Magazine:

 

1. Epica deriva dal greco e significa “gesta eroiche”. Non so quanto fosse eroico fuggire da Troia in fiamme per poi farsi Didone, o perdere tempo alla Ulisse mentre Penelope t’aspetta, ma tant’è;

 

2. L’Iliade è carina. Leggetela. È tutto uno scopatorio tra mele, Elena e Briside. Sostanzialmente Achille e Agamennone litigano per chi dovesse farsela per primo. Quindi Patroclo è morto per una scopata mancata. Povero;

 

3. Che poi ‘sti troiani tanto intelligenti non dovevano essere se scambiarono Patroclo con Achille. Almeno io me lo immagino bello piazzato il figlio di Peleo, non so voi;

 

4. Gli studiosi s’ammazzano a di’ che la questione omerica riguardi Iliade o Odissea, ma a me pare che la prima sia molto simile nello svolgimento all’Eneide. Questione virgiliana. Finisce pure uguale, con due tizi che se menano di santa ragione; revisionismo martignettiano: l’Iliade l’ha scritta Publio Virgilio Marone;

 

5. Le donne comandano. Poi noi possiamo fare i maschilisti quanto vogliamo ma Giunone e Atena furono sufficienti a distruggere le schiere dei troiani col loro aiuto;

 

6. Certo che Venere per farsi quel pecoraro di Anchise – il babbo di Enea – doveva attraversare un brutto momento. E, in effetti, i suoi troiani persero alla grande;

 

7. Gli identitari odierni si sono fissati col fascismo velato. De gustibus, per carità. Io però suggerirei la matrice virgiliana. Cazzo, possiamo dire di essere dei figli di Troia e non lo sfruttiamo. Poi uno dice che l’Italia sia tanto bella quanto popolata da coglioni;

 

8. A detta di tutti gli studiosi, Ulisse era davvero coraggioso. “Fece di tutto per riconquistare la sua Penelope”. Mah, a me pare si stette pure parecchio amorevolmente con quella. La tizia. Come si chiamava? Ah sì, Calipso, la ninfa. Ammazza che coraggio…

 

9. Io l’altra volta ho accennato all’ospitalità, ma molti se la so girata a “Allora dobbiamo accogliere gli immigrati”. A parte che inserire la politica ovunque è un po’ coglione, ma è chiaro che io dica A, voi capiate B. E la colpa mica è mia;

 

10. Sono un po’ indeciso se parlarvi dell’Antico Testamento o passare all’Epica medievale. Fatemelo sapere. Comunque è uno scopatorio, spesso incestuoso, pure lì dentro. E de biblico ce sta ben poco.


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