Margaret Sanger l’attivista del Birth Control

Margaret Sanger l’attivista del Birth Control

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Fonte foto: unadonnaalgiorno.it

La pioniera dei pionieri” così viene chiamata, Margaret Sanger, dal Times, quando è rientrata tra le 100 persone più influenti del XX secolo. Da infermiera ad attivista per i diritti riproduttivi, Margaret resta una delle donne più importanti da ricordare quando si parla di aborto e controllo delle nascite.

Cosa spinse Margaret a diventare un’attivista?

Margaret Sanger nasce il 14 settembre del 1879 a Corning, una contea vicino New York, ed è la sesta di ben 11 figli.

La giovane Margaret a soli 16 anni vide la madre, Anna Purcell, morire a causa di una terribile tubercolosi mista ad un tumore uterino. La Purcell ha avuto ben 18 gravidanze, di cui solo 11 portate a termine, proprio per questo Margaret sviluppa fin da subito l’idea del “controllo delle nascite”. Dopo aver assistito per anni molte donne indebolite dalle numerose gravidanze, inizia a condurre una crociata, che porterà per tutta la vita per la prevenzione delle gravidanze. 

Margaret Sanger l’attivista del Birth Control

Fonte foto: hastingshistoricalsociety.blogspot.com

Le soddisfazioni e i rischi

Pur di difendere e diffondere il proprio pensiero Margaret Sanger finì diverse volte in gattabuia, preoccupandosi si serie ripercussioni legali, fuggì in Gran Bretagna. 

Agli albori della sua carriera da attivista crea, nel 1914, il “The Woman Rebel” una rivista, in cui inizia a parlare di prevenzione delle nascite.

Nonostante i vari tentativi di censura, nel 1916 aprì la prima clima di controllo delle nascite che la condusse all’arresto per le informazioni emesse sulla contraccezione, all’ora tabù. 

Venne perseguita per anni a causa del suo scritto “Family Limitation”, opera censurata. 

Quando finalmente nel 1929 fonda a New York L’american Birth control League (lega americana di controllo delle nascite), che negli anni a seguire diventò il “Planned Parenthood Federation of America” ( federazione di genitorialità d’America), organizzando uno staff tutto al femminile. 

La pioniera del “Birth control”

È grazie a lei se abbiamo la frase “controllo delle nascite”, infatti cintando la Sanger:

Nessuna donna può dirsi davvero libera se non possiede e controlla il proprio corpo.”

Margaret Sanger l’attivista del Birth Control

fonte foto: biography.com

Sebbene la Sanger fosse pro aborto, si è battuta notevolmente affinché non si arrivasse a tanto. Preferiva infatti, diffondere il metodo contraccettivo arrivando anche ad immaginare una “pillola delle libertà.”

È solo nel 1951, dopo l’incontro con il biologo Gregory Pincut, che riuscì ad ottenere i fondi per la ricerca e lo sviluppo della tanto attesa pillola anticoncezionale, inizialmente chiamata Enovid, approvata in seguito nel 1960. 

L’altra faccia della medaglia

Sicuramente la Sanger è stata un’attivista e femminista d’atri tempi a cui dobbiamo diversi diritti, ma era anche una fervente sostenitrice dell’Eugenetica negativa.

Di cosa si tratta? Si tratta di una dottrina che intende limitare i matrimoni, promuovere la sterilizzazione ed eliminare fisicamente alcuni gruppi di perone definite “indesiderabili”, come i neri, i poveri, le minoranze etniche, i malati ecc. Infatti, proprio per questo le cliniche abortive vennero costruite prevalentemente nei quartieri più poveri.

Nel 1926 Margaret Sanger accettò l’invito del Ku Klux Klan, per unirsi a quello che era il ramo femminile dell’associazione. 

Il pensiero della Sanger divenne sempre più estremo, fino ad arrivare ad augurarsi che il Governo Americano introducesse per ogni famiglia il permesso di fare figli. 


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