Lo spettacolo musical Ghost a Padova e Brescia

Lo spettacolo musical Ghost, ispirato al film del 1990 diretto da Jerry Zucher è stato spostato a causa del covid al 22 gennaio 2022 a Padova e il 5 febbraio 2022 a Brescia.

È stata una programmazione difficile, ostacolata dalla pandemia, causa di una grande crisi nel mondo dello spettacolo. La regia è di Federico Bellone su adattamento della sceneggiatura originaria scritta da Bruce Rubin. Pare che lo spettacolo sia fedele su tutta la linea al film. Quel Sam che ricordiamo interpretato da Patrick Shwaize è ora indossato da Mirko Ranù e quella Molly che è Demi Moore ora è Giulia Sol. E come dimenticare Oda May la cartomante interpretata da Woopi Goldberg, che in questo spettacolo è interpretata da Gloria Enchill. C’è da dire che finché gli attori non hanno recitato, rappresentano a differenza del cinema, un cast fragile, sempre mutevole. Ovviamente ci sarà anche la celebre  scena accompagnata dalla musica di Unchained Melody che sarà alternata a quella composta appositamente per lo spettacolo da Dave Stewart e Glen Ballard. Inizia con un overtoure cui seguono episodi, come fossero brani musicali. La versione musical sicuramente promette di accentuare la forte componente romantica presente nel film. Quella storia di tradimenti di amici ad amici, per questioni di denaro sporco e dall’altra parte il muro dell’inconsapevolezza che separa Molly da quanto accade realmente, con il dubbio che accompagna il contatto medianico tra Oda Mey e il fantasma del suo fidanzato morto ucciso. Una storia che racconta quella parte dell’amore che è la sensazione della propria limitatezza, che cerca un contatto con l’ignoto per raggiungere la verità. Quel desiderio di poter andare oltre il proprio limite, che ci rende sempre così ignoranti di fronte alle tragedie che ci circondano e che talvolta ci riguardano.

Una storia che parte dalla tragedia per arrivare a una soluzione. Con la poesia del ricordo che resta a Molly di Sam, come nella celebre scena in cui plasmano l’argilla, precedentemente citata in riferimento all’altrettanto celebre colonna sonora, e la presenza reale del fantasma al suo fianco. Una scena che riesce a raccontare l’essenza dell’amore intrecciando la frase “Are you still mine?” contenuta nella canzone e la loro fatale mancanza reciproca. Quel desiderio eterno e quel dono che lui fa a lei della certezza dell’eternità. Quella situazione terrena così corrotta e violenta lo ha condotto alla morte, e il loro amore che resta per sempre.

Ricordo, essendo stato un bambino assai romantico, di averlo visto tante volte questo film. Mi incuriosisce il musical anche se temo sia difficile raggiungere i livelli del film, che per quanto si allontani dai miei gusti odierni, è un film che mi è capitato di rivedere recentemente. Ma aspetto di vedere il musical, nella speranza, quanto meno, che questo muro che ci separa dai teatri venga finalmente abbattuto.