Al Teatro Diana di Napoli in scena “I Ragazzi Irresistibili“, dal 24 gennaio al 4 febbraio 2024.
Lo scorso mercoledì, sul palco partenopeo, due grandi nomi della scena teatrale, Umberto Orsini e Franco Branciaroli, hanno riportato in vita, con la regia di Massimo Popolizio, la commedia The Sunshine Boys di Neil Simon, per un salto nel varietà, esplorando luci ed ombre, ascesa ed inesorabile declino di due stelle del palcoscenico americano.
Branciaroli, nei panni di Willy Clark, apre la scena ciondolando in pigiama in una vecchia stanza d’albergo, tra arredo decadente e parati sbiaditi, in una condizione dello spazio non casuale, specchio della condizione in cui versa chi, raggiunta un’età anagrafica che non gli consente più di lavorare attivamente, vive in uno stato di abbandono e ricordi, tra le voci assorbite passivamente dalla tv e le pagine del settimanale Variety.
Il tempo, unicamente scandito dal mercoledì, giorno in cui va a fargli visita il nipote, manager dello spettacolo, trascorre lento, fin quando Flavio Francucci, nei panni del paziente nipote, sarà portatore di una nuova ed inaspettata proposta: la partecipazione ad trasmissione televisiva che celebra la storia del Varietà americano. Il tutto a patto che si riformi il vecchio e storico duo de “I ragazzi Irresistibili”.
Al Lewis, interpretato da Umberto Orsini, è l’altra metà della coppia, sciolta ben undici anni prima in seguito ad un suo improvviso ritiro dalle scene. L’imperdonabile gesto, porta un’insanabile separazione tra Willy e Al, che renderà ancora più difficile la reunion televisiva.
Gli sguardi complici di Willy e Al, l’orgoglio di mostrarsi forti nonostante gli acciacchi dell’età, la testardaggine di poter fare a meno l’uno dell’altro raccontano un’ironia pungente che assume progressivamente i contorni di una delicata e naturale malinconia.
Due ore di battute sagaci e risposte argute: è il testo di Simon, ancora incredibilmente attuale, a rendere frizzante la rappresentazione, ma è il talento di due veri professionisti, Orsini e Branciaroli, a rubare realmente la scena ed il cuore della platea: i due si divertono e divertono in uno scambio serrato di battute e provocazioni, emozionando nelle tenere scene di un’amicizia ritrovata.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.