Manola di Margaret Mazzantini con Nancy Brilli e Chiara Noschese, con la regia di Leo Muscato è in scena al Teatro Acacia fino a domenica 2 aprile. Siamo stati alla prima e vi raccontiamo com’è.
La pièce
Un fiume di parole, dalla prima apertura del sipario alla sua chiusura. Una pièce che vede due sole protagoniste sul palco, Anemone (Nancy Brilli) e Ortensia (Chiara Noschese). Due sorelle gemelle, ma così diverse, opposte. La prima, come il fiore di cui porta il nome, semplice, diretta, immediata, gioiosa della sua superficialità; la seconda, complessa, complicata, in lotta con il mondo e con se stessa. Due donne che si lasciano andare ad un flusso continuo di pensieri e riflessioni, ripercorrendo anni della loro contemporanea ed estrema esistenza.
La scenografia, rappresentata dal vecchio albergo in disuso gestito un tempo dai genitori delle due, è scarna e precaria proprio come le due donne, che, su sfondo melmoso e indefinito si raccontano e determinano la loro esistenza in una costante ed inaspettata evoluzione.
Le parole scorrono fluide, ma ruvide ed evocano una realtà cruda ed estremizzata, come solo la firma di Mazzantini è in grado di fare. In uno scenario quasi apocalittico, Nancy Brilli e Chiara Noschese illuminano e incupiscono la scena a fasi alterne, in un ritmo serrato che tiene alta l’attenzione. Ipnotizzano per il cambio repentino di registro dell’una e dell’altra sorella, turbando se stesse e l’interlocutore, tra inquietudine e speranza, ombre e luci. In questo caos esistenziale, l’unico a sopravvivere sarà il loro indissolubile legame.
Manola, più volte invocata, a tratti urlata, è il loro interlocutore, la valvola di sfogo, una probabile terapeuta su cui riversare i più reconditi pensieri, dal tragico al tabù, senza filtri.
Manola sarà, tra fragilità e rivalsa, sensualità e tenerezza, l’estremizzazione di un’esistenza declinata al femminile.
Scene Federica Parolini
Costumi Lisa Rufini
Disegno luci Alessandro Verazzi
Assistente alla regia Alessandra De Angelis
Assistente scene e costumi Eleonora De Leo
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.