Premiata pasticceria Bellavista in scena al Teatro Diana

Premiata pasticceria Bellavista in scena al Teatro Diana

Da giovedì 2 fino a domenica 19 maggio al Teatro Diana sarà in scena come ultimo spettacolo di questa stagione teatrale 2023/24 “Premiata pasticceria Bellavista” commedia scritta da Vincenzo Salemme, che per la prima volta nella sua carriera di autore di numerose commedie di successo, farà raccontare una storia creata dalla sua penna ad un gruppo di straordinari artisti con una prestigiosa storia alle spalle: La Compagnia del Teatro Nest: Francesco di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino per la regia di Peppe Miale Di Mauro.

Erano gli inizi degli anni ‘90 e ricordo che si discuteva molto della legge sulla donazione degli organi e uscirono nelle pagine di cronaca diversi episodi che suscitavano molta paura. Episodi che raccontavano di persone date per morte e poi miracolosamente risvegliatesi. “Ve lo immaginate se vi espiantassero gli organi credendovi morti mentre invece non lo siete affatto?”. Fu così che nacque l’idea di Premiata Pasticceria Bellavista. Proprio immaginando una cosa del genere. Non che io sia contrario alla donazione, anzi. Ma raccontare le paure più recondite dell’animo umano mi ha sempre affascinato. Senza la pretesa di trovare risposte. Anche perché sono paure contro le quali non possiamo fare granché se non parlarne, trovare una via di uscita dal buio della ragione nel rapporto aperto e fiducioso con il resto del mondo. Io provo a farlo sempre in maniera spiritosa, non per mancanza di rispetto nel trattare argomenti così delicati ma perché ridere e sentir ridere mi aiuta ad affrontare meglio le mie fragilità. Con affetto e stima per chi decide di venire a teatro a “guardare” le mie storie. E sono felice che, per la prima volta nella mia carriera di autore, non sarò io a raccontare una mia storia ma un gruppo di giovani artisti con una storia già prestigiosa alle spalle e con un futuro pieno di passione ancora da scrivere.

Vincenzo Salemme

La trama

Ermanno e Giuditta Bellavista sono i proprietari di una pasticceria annessa alla loro casa. Con loro vive la madre, sofferente di diabete e pressione alta. Ermanno ha una relazione in segreto con Romina, la quale è stanca di dover parlare con lui di nascosto e vuole che si decida a parlarne con la famiglia. Anche Giuditta ha una relazione segreta con Aldo, pasticcere alle dipendenze dei Bellavista, che però non ama la non bella Giuditta ma mira alla sua ricchezza. Intanto si scopre che Ermanno tre mesi prima, ha subito un intervento di trapianto agli occhi, questi vennero prelevati da Carmine, un senzatetto che dopo un incidente automobilistico entra in coma. Creduto però morto, venne deciso di prelevargli gli occhi e trapiantarli ad Ermanno. Così, una volta svegliato dal coma, Carmine si ritrova cieco. Carmine riesce a raggiungere la pasticceria di Ermanno, rivelandogli che sono 3 mesi che non possiede più gli occhi, e che il prof. Rubelli, che ha eseguito l’intervento, è implicato nel gioco azzardo e nel traffico illecito di organi. Carmine decide di rimanere nella pasticceria di Ermanno, dicendo che ora egli dovrà guardare la vita per lui. Intanto nascono due problemi: la mamma di Ermanno e Giuditta, convinta che i figli la vogliano far morire per impossessarsi dell’eredità, vuole tagliarli fuori dal testamento. Di conseguenza, Aldo non è più tanto sicuro di sposare Giuditta, sapendo che ella forse non potrà più ereditare. Carmine coglie l’occasione per ideare un piano con il quale potranno essere risolti i problemi di Ermanno, Giuditta e anche i suoi.