Teatro nelle Foglie – Il teatro itinerante

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Il Teatro nelle Foglie non è un teatro ordinario e non si tratta nemmeno di un teatro di carta, così come si potrebbe alternativamente indurre a pensare.

Teatro o Circo?

Teatro nelle Foglie è il nome di una compagnia di attori, artisti di strada e circensi che si esibisce in uno chapiteau (ovvero il tendone del circo) che sin dall’ingresso vuole catapultare lo spettatore in una dimensione sognante.

Silenziosamente, fin da subito, la compagnia chiede a chi ha acquistato il biglietto di non entrare a guardare uno spettacolo ma di vivere una dimensione in cui tutto può accadere. Essendo stati anche artisti di strada i membri del progetto sanno quanto sia importante che il pubblico non si limiti ad essere pubblico ecco perché lo chapiteau stesso, nella sua totalità, è a tutti gli effetti parte del teatro-tenda. Un nome, teatro-tenda, che non poteva essere più azzeccato di così poiché se il tendone e quello di un circo il pavimento e gli spalti in legno sono volutamente tali per rievocare in chi vi entra la sensazione di essere in un piccolo teatro di un passato non ben definibile, quasi un parallelo 1800 dai tocchi steam e rococò. Si tratta di un teatro a tutti gli effetti ma con la capacità di spostarsi in giro e di proporre sia i propri spettacoli che lasciare spazio ad altre compagnie. Uno spazio culturale itinerante che si muove con il vento proprio come le foglie, infatti non sosta mai più di due settimane nello stesso posto.

Spettacoli

Attivo dal 2017/18 il Teatro nelle Foglie vanta già ben 5 spettacoli il primo dei quali ad essere stato messo in scena si chiama Ballata d’Autunno. Dal 2017/18 a oggi il teatro-tenda itinerante è diventato più di un sogno in fase di realizzazione, si tratta ormai di una realtà concreta nata dalla perseveranza e dalla bravura dei suoi fondatori: Marta Finazzi, Elena Fresch, Matteo Mazzei e Nicolas Benincasa. Quattro nomi che si portano dietro altrettante carriere a livello internazionale e siccome sarebbe inutile dire l’elenco degli spettacoli mi limiterò a scrivere che dal già citato Ballata d’Autunno a Kairòs la constante surrealista, che si rispecchia nelle scenografie e nell’uso della luce e delle ombre, e la bravura degli artisti vi lasceranno a fine spettacolo una sola domanda nella testa: “ma perché è già finito?”


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