Madonna Libertà è il libro d’esordio di Daniele Dionisi, pubblicato da Biplane Edizioni a luglio 2021.
L’autore
Daniele Dionisi lavora in un’agenzia pubblicitaria e la scrittura, quindi, faceva già parte della sua vita per lavoro. Vive a Milano e, soltanto recentemente, ha deciso di mettersi in gioco con la sua prima opera ambientata in parte proprio in questa città e in parte a Roma, dove afferma di aver lasciato pezzetti del suo cuore.
Di cosa parla Madonna Libertà?
La protagonista delle vicende è Lucia Farina, detta Luce, quarantadue anni, giornalista affermata, direttrice di Power, un magazine scritto dalle donne per le donne. La donna è fidanzata con Dario Piccini, divorziato, direttore marketing presso l’azienda United Beverage Italia. Lucia è libera e realizzata, ha raggiunto i suoi obiettivi e si sente felice. Improvvisamente nella sua vita fa ritorno un uomo appartenente al suo passato, Adamo Schuster, detto Mad. L’ultima volta che la donna lo aveva visto, erano entrambi poco più che ragazzini. Adesso, invece, resta poco del fidanzatino idealista dell’epoca e al suo posto si ritrova di fronte un avvocato disilluso e delirante. Il racconto scorre in avanti e, contemporaneamente, ci regala dei flashback su ciò che è accaduto in precedenza, svelando a poco a poco il legame tra i due.
Perché vale la pena leggerlo?
Come già detto, si tratta di un romanzo di esordio, ma il testo non risente assolutamente della cosa. Capita infatti che a volte, come è normale che sia, i primi testi in assoluto degli autori siano un po’ acerbi. Questo non compromette la qualità delle opere e quando un autore è valido, lo stile viene fuori piano piano e nel tempo migliora e matura. Nel caso di questo romanzo in particolare, ciò non avviene: il testo è omogeneo nel complesso, la storia è ben strutturata. A partire dall’incipit, infatti, ci si sente subito attratti dalle parole del libro e la curiosità prende il sopravvento: chi sono veramente i due protagonisti? Perché non si sentono da così tanto tempo? Il racconto scorre piano piano, le risposte arrivano lentamente, e ciò spinge inevitabilmente a continuare la lettura senza staccare gli occhi dalla pagina. Il testo è infarcito di un sarcasmo leggero – solo a tratti crudo – ma che nel contesto non risulta mai volgare. La cosa che mi preme sottolineare è che, nonostante la protagonista sia una donna perfettamente calata in un mondo “femminile”, alle prese con le dinamiche tipiche di questa realtà, nemmeno per un attimo si è portati a pensare che il romanzo sia scritto invece da un uomo: la scrittura infatti non è mai distaccata, ma sempre perfettamente armonizzata nel contesto. I personaggi sono umani e si comportano come tali (e non come figure lontane e fantasiose). Spesso i dialoghi sono infarciti di considerazioni sulla vita di tutti i giorni che potrebbero a primo acchito sembrare irrilevanti per il testo, ma che invece ci portano a pensare che è vero, è proprio così, e svolgono l’importante funzione di far sentire il lettore parte integrante della narrazione.
Eppure Madonna Libertà non è solo questo: si tratta infatti di romanzo rivelatore, che ci costringe – seppur con momenti di ilarità e leggerezza – a interrogarci sulle nostre scelte e sul percorso che avremmo potuto fare se avessimo intrapreso altre strade.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.