L’agricoltura conservativa è un sistema agronomico di gestione del suolo e dei seminativi che promuove la produzione agricola ottimizzando l’uso delle risorse, migliorando la struttura del suolo agricolo, sostenendo la produttività delle colture a lungo termine.
Tale tecnica contribuisce al mantenimento e miglioramento dei livelli di sostanza organica del suolo e, allo stesso tempo, la riduzione dell’intensità delle lavorazioni del suolo, permette di contrastare i fenomeni erosivi. Le tecniche del No Tillage, del Minimun Tillage e del Cover Crop comportano un minimo disturbo del suolo ed insieme alle rotazioni delle colture, garantiscono benefici ambientali ed economici.
L’Agricoltura Conservativa si fonda su tre principi:
- Minimo disturbo del suolo: un suolo coltivato in agricoltura conservativa non viene in alcun modo lavorato e la semina avviene attraverso la tecnica della semina su sodo. Le mancate lavorazioni permettono un accumulo costante di carbonio al suolo prelevato dall’atmosfera sotto forma di CO2 e accumulato sotto forma di sostanza organica. La semina su sodo permette di ridurre le emissioni di gas serra anche in via indiretta attraverso un minor utilizzo di forza motrice e un minor impiego di fertilizzanti chimici.
- Copertura permanente del suolo: il suolo deve essere sempre coperto dalla coltura produttiva o da colture di copertura (cover) che hanno il solo scopo di proteggere il suolo per evitare che sia eccessivamente esposto agli agenti atmosferici.
- Rotazioni ampie: le ampie rotazioni, in aggiunta alle cover intercalari, permettono una migliore strutturazione del suolo e la costituzione di una più fitta e variegata rete di canali interni che migliorano notevolmente la gestione della risorsa idrica aumentando la capacità del campo di stoccare acqua. Diversi studi e le innumerevoli esperienze sul campo, dimostrano che l’agricoltura conservativa è un sistema agronomico consolidato ed efficiente dal punto di vista economico ed ambientale.
La crescente attenzione la sostenibilità ambientale e all’agrobiodiversità e considerato lo stato in cui versano i suoli agricoli, rendono evidente come le future politiche agricole dovranno operare in modo da favorire l’incremento della sostanza organica e la riduzione dei fenomeni di erosione.
Nata a Napoli nel 1989, sono agronomo e sommelier del vino, animata da una profonda passione per la natura e i suoi straordinari doni. Dedico il mio tempo ad esplorare e valorizzare tutto ciò che la terra ci offre, coniugando competenze tecniche e un sincero amore per l’ambiente.