Zanoni e la via del Mago

Zanoni vede la luce nel 1842 e viene spesso considerato come il primo romanzo esoterico. Prima di apparire sotto forma di romanzo completo esce come novella a puntate con il titolo Metaphysical Novel. In entrambi i casi il testo, scritto da Edward Bulwer Lytton, oscilla tra il romanzo gotico e quello esoterico e, come abbiamo già visto affrontando gli altri romanzi gotici ed esoterici, è ricco di punti in comune con l’autore.

Edward Bulwer Lytton

Edward si rivela un autore molto proficuo e scrive nell’arco della sua carriera di scrittore ben 60 opere raccolte in 110 volumi. La sua fortuna, però, si limita al mondo della scrittura, in quanto in amore non sarà mai ugualmente felice. Anzi, possiamo tranquillamente dire che la sua vita amorosa nasce con una tragedia. Sente una costante attrazione verso il mondo dell’occulto ed è infatuato del modo di scrivere e di vivere di Godwin e Byron. Riesce ad avvicinare questo mondo quando il grande poeta romantico muore. Libera dalla sua relazione distruttiva con Lord Byron, Lady Caroline Lamb inizia a frequentarsi con Edward Bulwer Lytton. Inutile dire che la relazione non finisce bene ma dall’ambiente che lo circonda Edward prende una parte di ciò che serve per dare vita a Zanoni. Da questo momento in avanti indossa gli abiti e la personalità del dandy e fonda la Silver Folk School.

Il primo amore

Non si tratta di gossip letterario: il primo amore di Edward è fondamentale per lo sviluppo della trama di Zanoni. La ragazza della quale si innamora il giovane Edward scompare improvvisamente. A tre anni dalla sua scomparsa, Edward riceve una lettera da parte della giovane che gli rivela di essere stata costretta a contrarre delle nozze combinate e che è consapevole di essere arrivata alla fine della propria vita. Nella lettera la ragazza chiede ad Edward di andare a farle visita al cimitero. Il grande amore di Edward muore nel 1823 e a seguito della veglia sulla sua tomba nasce il componimento The poet to the dead. Il poema è dedicato ad una gracile ragazza di nome Viola e Viola è il nome della protagonista di Zanoni.

La trama

Il romanzo si apre con la narrazione della semplice vita di un compositore di buon livello ma con la passione per storie che le persone timorate di Dio preferiscono evitare come ad esempio: Il bosco delle Arpie, la discesa di Orfeo nell’Ade o le streghe di Benevento. La bella figlia di nome Viola è musicista come il padre ma la sua bellezza la rende desiderabile agli occhi di un uomo che non vuole lasciarla in pace. Il cuore di Viola però appartiene ad un taciturno straniero di origine saracena di nome Zanoni. Viola viene rapita e Zanoni la salva.

Zanoni

“Come il fulvo re della foresta s’aggira in cerca della sua preda, l’adocchia e la segue per monti e pianure, traverso branchi e cespugli, finché la sgozza, e ne trasporta gli avanzi nella sua solitaria caverna. Così il genio va cercando senza posa, e ardentemente coi sensi risvegliati e nervi tesi, le fuggitive immagini che traggono origine dalla materia e afferrandole coi suoi pesanti artigli, le trasporta in solitudini che nessun piede umano può invadere”.

Questo è lo Zanoni prima di Viola, si tratta di un uomo che ha scelto la via del mago e che la porta avanti con serietà. Il suo tempo è scandito dallo studio, dalla ricerca e dal confronto con il suo maestro. Zanoni è consapevole di come ogni azione porti ad una conseguenza e come per lui queste conseguenze siano superiori per via delle forze alle quali si appella. La bellezza di Zanoni è quella dell’errante erudito di cui si sa solo ciò che lui vuole che si sappia. La sua missione passa dalla volontà di conoscere e imparare a manipolare tutto a proprio piacimento al salvare Viola e condividere con lei la propria esistenza.

Edward e Zanoni

Già, alla fine Zanoni è anche una storia d’amore dove Edward vive un sé stesso potenziato, l’uomo che avrebbe voluto essere e che non è mai diventato. Edward non ha avuto i mezzi per salvare la propria Viola e così la salva tra le pagine di questo romanzo. Nel farlo però aggiunge ciò che sta cercando di diventare: un occultista, un mistico ed un letterato di livello. Zanoni diventa così un romanzo di riscatto e di speranza, cosa che per altro, senza la dimensione magica, non sarebbe potuto essere. 

I riferimenti esoterici

In questo percorso inverso da mago a uomo, Edward Bulwer Lytton ci lascia tante briciole di tradizione esoterica. Una sorta di via lattea disordinata se si segue l’ordine delle pagine ma che vista dall’alto crea un bel disegno comprensibile nel suo insieme. Come ogni autore anche Edward Bulwer Lytton cerca di guadagnarsi il pane scrivendo e quindi usa anche ciò che va di moda per attirare lettori. In questo caso specifico i Rosa-Croce  e il notevole bagaglio mistico che portano con loro sono la formula vincente. Eppure il percorso nel quale è entrato gli dà delle responsabilità verso il lettore che lui risolve nel personaggio di Glyndon, un giovane la cui curiosità lo porta a compiere un passo al quale non è esattamente pronto.

Ricordare ai curiosi che non è un gioco

Sul finire del romanzo, Zanoni incontra nuovamente Glyndon per ricordare tanto a lui quanto ai lettori che le scelte fatte sono sempre una responsabilità. Glyndon incolpa Zanoni di aver fatto nascere in lui il desiderio di diventare discepolo di Mejnour ma Zanoni gli ricorda:

“Ti sbagli! Il desiderio era dentro di te, e sì avrebbe trovato una via, prima o poi. Tu mi chiedi l’enigma del tuo destino e del mio? Ma guardati dunque attorno: non vi è mistero ovunque? Può il tuo occhio scoprire il maturare del seme sotto la terra? Nel mondo morale come in quello fisico, giacciono oscuri portenti, molto più misteriosi dei poteri che tu arroghi a me!”

A questo punto Glyndon si comporta come un bambino che non ha ottenuto il suo premio solo per aver dedicato il proprio tempo a qualcosa e cerca il colpevole in Zanoni additandolo come mago adepto del maligno e ancora una volta Zanoni ricorda al piccolo uomo come:

“non importa ciò che sono io, importa solo che io possa aiutare a esorcizzare il tuo orribile fantasma e a ritornare ancora una volta nella salubre atmosfera della vita comune”.

Per finire prima della fine

Ed è con il monito del mago che concludiamo questa passeggiata in un romanzo che lascio scegliere a voi se leggere come: romanzo gotico, romanzo d’amore o romanzo esoterico. Ricordandovi però che l’amore è una componente fondamentale nel cammino del mago.

“Ascoltami. Certamente nei tuoi più giovani anni, hai studiato con diletto l’opera del grande poeta cristiano la cui musa, come il mattino che celebrava, veniva sulla terra coronata di fiori colti in Paradiso. Nessun altro spirito fu più imbevuto delle cavalleresche superstizioni del tempo; e di sicura il poeta di Gerusalemme ha abbastanza esecrato tutti i praticanti degli incantesimi invocati per isforzar Cogito e Flegetonte. Ma nei suoi dolori e nei suoi errori, nella prigione del suo manicomio, tu non sai che il Tasso stesso trovò sollievo e liberazione nello studio applicato d’una santa e spirituale teurgia; d’una magia che poteva bensì evocare l’angelo e il genio buono, ma non il demonio. E non ricordi come egli , versatissimo com’era nei misteri più nobili del platonismo che allude ai segreti di tutte le maggiori comunità, dalla caldea fino alla rosacrociana, faccia una distinzione nei suoi bei versi, tra l’arte nera di Ismeno e la gloriosa dottrina dell’incantatore che consiglia e guida nella loro impresa i campioni della Terra Santa? Non gli incantesimi praticati con l’aiuto dei ribelli dello Stige lo asservirono, ma quelli praticati con la percezione diretta dei poteri segreti della fontana e dell’erba, degli arcani della natura sconosciuta, e dei vari moti delle stelle.”

Continua a pagina 348Buona lettura!