I mercatini di Natale, come ogni anno, arrivano a riempire le piazze italiane a cavallo tra novembre e dicembre. Alcuni termineranno la Vigilia ed altri proseguiranno, invece fino all’Epifania. È una tradizione che abbiamo importato dalla Germania ma che ha trovato da noi terreno davvero fertile e sono tutti molto belli.
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Le origini
I primi mercatini di Natale si fanno risalire al Medioevo. Sembra che il primo sia il mercato di dicembre (Dezembermarkt) di Vienna che risalirebbe al 1298. Quell’anno l’imperatore Albrecht I permise ai commercianti di organizzare un mercato di alcuni giorni, a inizio inverno, per dar modo alla popolazione di rifornirsi per i mesi freddi. Questi mercatini invernali si diffusero in tutta Europa e andarono trasformandosi nei mercatini di Natale. Il primo di questi si sarebbe svolto a Monaco di Baviera nel 1310.
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Caratteristiche
Inizialmente presso questi mercatini era possibile trovare solo carne. Con il tempo si arricchirono di altri prodotti quali: cesti, giocattoli e sculture di legno e poi dolci quali mandorle e pan di zenzero.
Oggi i mercatini di Natale sono caratterizzati dalle casette di legno e dalla presenza di tantissimi prodotti artigianali sia alimentari che oggettistica varia. Naturalmente le caratteristiche sculture in legno sono sempre presenti.
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Mercatino di Avio
In questa località il tradizionale mercatino natalizio è allestito all’interno delle mura del castello di Sabbionara di Avio (conosciuto nel Medioevo come Castellum Ava). È questa una delle fortificazioni più conosciute e più suggestive del Trentino. Con i suoi percorsi segreti, gli enigmi da risolvere e tante storie e leggende da raccontare si presta benissimo a far mostra delle tradizioni e dei sapori del Natale Trentino. È aperto tutti i fine settimana dal 26 novembre al 18 dicembre con una apertura speciale il giorno dell’Immacolata.
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Mercatino di Levico Terme
Per quanto in Trentino ovunque voi andiate troverete un mercatino, vi raccomando di non perdere questo, certo più piccolo di quelli di Trento e Bolzano, ma creato in un ambiente talmente bello da far rimanere incantati. Le tipiche casette di legno sono, infatti, installate all’interno del maestoso Parco Asburgico di Levico Terme. Gli alberi secolari vengono illuminati ma la decorazione più bella, secondo me, la regala madre natura con un tocco di neve. In questo caso la magia del Natale è davvero assicurata. Da non perdere, poi, in piazza della Chiesa, EncontrArte – Simposio di scultura del legno e L’arte del ghiaccio – Simposio di scultura del Ghiaccio. Qui è possibile ammirare gli scultori lavorare dal vivo statue di legno o di ghiaccio fino all’Epifania.
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Mercatino di Natale di Arezzo
Anche in Toscana la tradizione natalizia non scherza e ad Arezzo in modo particolare.
Qui sono previsti due allestimenti: nel più antico parco della città (il Prato) è possibile passeggiare tra le classiche casine in legno che offrono prodotti artigianali, street food locale ed altre tipicità; in Piazza Grande è invece possibile visitare il Mercatino Tirolese con espositori che arrivano dall’Austria, dalla Germania e dal Tirolo con i loro prodotti tipici.
Vi attendono inoltre la ruota panoramica e il Grande Villaggio di Natale a mattoncini fino all’8 gennaio.
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Festa del Mandorlato di Cologna Veneta
Cologna Veneta è una piccola città nella provincia di Verona. Da ben 38 anni vi si svolge la Festa del Mandorlato, prodotto tipico locale che nulla ha da invidiare al ben più noto Torrone di Cremona. Poiché questa festa si svolge nella settimana dell’Immacolata mi prendo la libertà di farla rientrare tra i mercatini di Natale. Le origini del Mandorlato si fanno risalire alla prima metà del 1800 quando qualcuno (C’è chi dice un Marani perfezionando la ricetta di un tal Finco e chi un Garzotto) decise di mescolare albume d’uovo, mandorle, miele e zucchero ottenendo un dolce tipicamente natalizio che va fatto sciogliere lentamente in bocca. Non è Natale se non c’è il Mandorlato di Cologna Veneta.
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In ogni città troverete un mercatino di Natale e se, come dice mio marito, visto uno visti tutti, è pur vero che l’occhio attento potrà in ogni luogo trovare il singolo prodotto tipico locale per il quale valeva la pena andare.
Monica Giovanna Binotto è un nome lungo e ingombrante ma è il mio da 57 anni e ormai mi ci sono affezionata. Ho sempre amato leggere. Fin da bambina. E anche scrivere, ma senza mai crederci veramente. Questo mi ha aiutato negli studi. Ho una laurea in Economia e Commercio e una in Psicologia dello Sviluppo. Da cinque anni faccio parte di un gruppo di lettrici a voce alta, le VerbaManent, con il quale facciamo reading su tematiche importanti sempre inquadrate da un’ottica femminile e mi occupo di fare ricerche e di scrivere e assemblare i copioni. Negli ultimi due anni, per colpa o merito di questa brutta pandemia che ci ha costretti in casa per lunghi periodi, ho partecipato a diverse gare di racconti su varie pagine Facebook e mi sto divertendo tantissimo anche perché ho conosciuto tante belle persone che condividono i miei stessi interessi.