Nel 450° anniversario dalla morte di Giorgio Vasari (1511-1574) la sua città, Arezzo ha in programma una grande manifestazione che si protrarrà da maggio 2024 al febbraio 2025 con l’organizzazione di ben dieci mostre e di eventi creati attraverso un percorso artistico e storico nei luoghi: musei, biblioteche e archivi aretini, per creare un intreccio di spazi e testimonianze che permetteranno al visitatore di immergersi nell’atmosfera culturale e artistica del Cinquecento aretino.
Ricostruendo il contesto storico e culturale nel quale il grande artista rinascimentale visse e lavorò, la celebrazione “Arezzo città del Vasari” vuole ripercorrere l’epopea che lo vide professionalmente attivo non solo ad Arezzo ma soprattutto a Firenze e Roma.
L’artista
Pittore dalle grandi doti plastiche, cromatiche e impaginative che espresse in grandi affreschi storici come nel “Salone dei Cinquecento” di Palazzo Vecchio in Firenze e in molti ritratti e interpretazioni sacre e profane, e arguto architetto come dimostra il progetto del complesso fiorentino degli Uffizi che si presenta con “un aspetto sia elegante che severo”, Vasari è noto principalmente, però, per il suo trattato. “Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetorti italiani da Cimabue insino a’ i tempi nostri”, pubblicato nel 1550 che raccoglie le biografie di circa centocinquanta artisti vissuti dal XIII al XVI secolo, vera e propria pietra miliare nella storiografia artistica.
La storia familiare dell’artista e il legame con la città di Arezzo risalgono al XV secolo, quando il nonno Giorgio di Lazzaro Taldi da Cortona si trasferì in città. La linea successoria si perderà poi definitivamente alla fine del XVII secolo con la fine del lignaggio maschile.
La grande manifestazione
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Molte sono le testimonianze del suo operato in Arezzo, come le Logge di Piazza Grande e Casa Vasari che sono solo alcuni dei luoghi dove l’artista ha lasciato il segno, arricchendo il patrimonio artistico e culturale della città, fino al progetto di trasformazione della badia delle Sante Flora e Lucilla e ai dipinti che impreziosiscono le chiese della Santissima Annunziata e della SS. Trinità.
Questa articolata celebrazione vuole appunto valorizzare, anche tramite documenti e opere provenienti da importanti enti internazionali, il lavoro di questo suo illustre figlio. Evento clou sarà la grande esposizione, intitolata “Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù”, che avrà luogo presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.