Elmgreen & Dragset alla Fondazione Prada

È raro che due artisti lavorino in coppia. La creatività artistica in duo richiede una sincronia e una  consonanza di intenti difficile da realizzare. Nella storia dell’arte contemporanea si registrano solo sporadici casi di una tale assonanza creativa: Christo e la moglie Janne-Claude, Gilbert & George e, appunto, Elmgreen & Dragset.

La Fondazione Prada di Milano ha voluto dedicare  ai due artisti scandinavi una esposizione che inizierà il 31 marzo prossimo e si protrarrà sino al 22 agosto 2022.

Uselwss Bodies?”, “corpi inutili?”, è il titolo della mostra la cui estensione su una superficie di 3000 metri quadrati, permette alle quattro installazioni di esibire altrettanti temi specifici che si interrogano sulla valenza del corpo umano nell’era postindustriale.

I due artisti

Il danese Michael Elmgreen e il norvegese Ingar Dragset lavorano insieme dal 1995, trattando con installazioni, sculture e lavori teatrali, ricchi di un umorismo arguto e di anticonformismo, temi e visioni che coinvolgono la vita sociale e le trasformazioni culturali della nostra società. Molte le loro partecipazioni a eventi internazionali come le biennali di Berlino, Venezia, Istanbul, Liverpool, Mosca, per citarne solo alcune. Nel maggio del 2008 hanno realizzato a  Berlino, nel parco Tiergarten, il memoriale per le vittime omosessuali del regime nazista.

L’esposizione

Divisa in quattro segmenti la mostra milanese esplora in chiave ironica ricostruzioni di territori a noi familiari come un ufficio completamente abbandonato dalla presenza umana, l’habitat domestico, ricreato secondo una visione post apocalittica o futuristica, o le SPA tanto amate e ambite  nell’immaginario collettivo come ambienti rigeneranti della moderna industria del benessere, trattate invece qui desolatamente, come ingannatori rifugi per un momentaneo, aleatorio momento di evasione. Il titolo stesso con il punto esclamativo finale, vuole mettere l’accento sul valore effettivo che la nostra fisicità riesca a conservare in questa epoca in cui sono i dati e le informazioni ad avere il ruolo predominante e anche un peso economico. Importante in questo tipo di operazione è proprio l’elaborazione e le emozioni che il visitatore si trovi a sperimentare immerso in una diversa visione di luoghi abituali stravolti dalle intuizioni degli artisti.