I maestri del Settecento veneziano al Castello Sforzesco di Milano

I maestri del Settecento veneziano al Castello Sforzesco di Milano

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È in corso, sino al 19 dicembre prossimo, nelle sale dell’antico Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco di Milano l’esposizione di  disegni e stampe di cinque tra i più illustri rappresentanti dell’arte seicentesca veneziana: Giambattista Tiepolo e il figlio Giandomenico, Giovanni Battista Piazzetta, Antonio Canal detto il Canaletto e Bernardo Bellotto. È la prima di una serie  di mostre in programmazione, che verranno dedicate alle grafiche  del “Gabinetto dei disegni” e della “Civica raccolta delle stampe  Achille Bertarelli”.

Le collezioni grafiche tutte milanesi

La mostra, curata da Francesca Mariano e Eleonora Scianna, offre ai visitatori la possibilità di ammirare rare opere su carta, che non fanno parte dell’usuale percorso museale del Castello Sforzesco per la loro fragilità e necessità di condizioni ambientali particolari.

Le quarantotto opere esposte fanno parte di diverse collezioni private: in particolare quelle dei due storici dell’arte Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni, la collezione Trivulzio, e quella di Antonio Guasconi, che nel tempo sono state donate alla città di Milano e costituiscono una importante documentazione storica dell’evoluzione stilistica nell’ambito della cultura veneziana in auge in tutta Europa nel diciottesimo secolo.

Due sale dedicate

L’esposizione è stata divisa in due ambienti. Il primo è interamente dedicato ai Tiepolo: Giambattista (1696-1770) e il figlio Giandomenico (1727-1804). Se dei due pittori sono molto noti i grandi affreschi murari che adornano molti palazzi signorili non solo italiani, in questa sede si possono ammirare tra l’altro, le incisioni  all’acquaforte dei “Capricci” di Giambattista e i disegni di caricature, animali e scene mitologiche, nonché le “Idee pittoriche” di Giandomenico.

La seconda sala comprende invece le “teste di carattere” di Giovanni Battista Piazzetta (1683-1754), molto rappresentative di un genere specificatamente settecentesco, e le creazione dei vedutisti, Antonio Canaletto 8(1696-1768)e del nipote e allievo Bernardo Bellotto (1722-1780), di cui  sono esposte due bellissime stampe realizzate per il grande elettore di Sassonia Augusto III.
Un repertorio dunque di altissimo livello che illustra i poco noti studi grafici dei grandi maestri  del settecento italiano.


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