Il Giardino della Vanella apre al pubblico dopo 50 anni

Il Giardino della Vanella apre al pubblico dopo 50 anni

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Il Giardino della Vannella, situato in uno dei luoghi culturali più prestigiosi ed importanti della città di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale (MANN), fu progettato agli inizi dell’Ottocento e reso inaccessibile negli ultimi 50 anni.

Fonte foto: MediterraneoAntico

Finalmente possiamo annunciare ufficialmente la riapertura al pubblico del terzo cuore verde del museo rinnovato sotto una nuova veste ed un tecnologico valore aggiunto.

In una metropoli inspiegabilmente povera di molte aree verdi accessibili, ritornano così fruibili 1000 metri quadrati di spazio vitale. Il progetto di riallestimento, terminato lo scorso 23 dicembre, è stato curato dalle ditte specializzate Euphorbia (che si occupa anche del Parco di Capodimonte) e Minerva, ed ha previsto l’uso di fondi PON 2014-2020. I lavori sono stati portati avanti dall’architetto Silvia Neri e offrono un ritorno al massimo splendore di questo luogo magico.

Fonte foto: PremioGreenCare

Si completa quel percorso di tutela e valorizzazione del verde museale, partito con il restauro e la riapertura dei Giardini delle Fontane e delle Camelie nel 2015. Il Giardino della Vanella ci porta a dialogare sempre più con la città: in rete con la Regione Campania, che ha inserito il MANN nel gruppo di progettazione, quest’area potrà essere collegata presto con il parco adiacente dell’Istituto Colosimo.

Ha dichiarato il direttore del Museo Archeologico, Paolo Giulierini.

Fonte foto: NapoliFans

La riapertura del Giardino della Vanella è da considerarsi un evento davvero straordinario che intende celebrare e valorizzare la città di Napoli ed il suo ricchissimo patrimonio storico artistico. Grazie alla riqualificazione del Giardino della Vanella, verrà offerto sia un luogo ricreativo all’aria aperta, sia un’occasione imperdibile dedita all’approfondimento culturale del patrimonio museale.

il Giardino della Vanella nell’800 e la sua funzione odierna

Il Giardino della Vanella, che oggi si situa tra l’edificio seicentesco e il “braccio nuovo” del Museo Nazionale, costruito agli inizi del secolo scorso, fu progettato dall’architetto Pietro Bianchi nel 1832 e fu riqualificato tra il 1924 e il 1932 dall’allora giovane direttore Amedeo Maiuri. Nell’ultimo cinquantennio, il giardino fu adoperato come deposito di marmi, spazio completamente inaccessibile ed impraticabile per i non addetti ai lavori.

Il Giardino, in seguito al progetto di riallestimento e riqualificazione, ci svela la sua nuova conformazione. Esso si sviluppa seguendo un asse principale, al cui centro vi è la peschiera realizzata da Amedeo Maiuri nel 1932, con l’intento di riprodurre, in scala 1: 10, un esemplare custodito in una villa di Formia. Dalla peschiera, si dipartono viali secondari, che conducono verso l’edificio del Braccio Nuovo del MANN, dove oggi sono ospitati: gli spazi dell’Auditorium, area didattica e laboratori di restauro.

Nel Giardino sono state piantate rose iceberg e papaveri orientali, anche se, come ha spiegato l’architetto e paesaggista Silvia Neri, che ha curato il progetto di recupero, uno dei principi ispiratori della scelta dei fiori è quello della spontaneità delle coltivazioni. Parallelamente al rinnovamento dell’Atrio, anche il Giardino della Vanella sarà concepito come spazio ad accesso libero e gratuito per la cittadinanza.

La parte centrale del Giardino è completamente pavimentata in modo da garantire una maggiore libertà di fruizione ed una migliore praticabilità. Tra i servizi offerti in questa nuova ala, sicuramente possiamo assicurare la disponibilità della rete wi-fi, utile ai differenti pubblici del museo, per poter scansionare un qr-code tramite il quale è possibile conoscere le informazioni dedicate alle piante coltivate nello spazio verde ed individuare simmetrie con le specialità botaniche rappresentate in mosaici e affreschi pompeiani. Questo approfondimento è stato possibile grazie agli studi compiuti con il Dipartimento di Agraria della Federico II.


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