Sapevate che è possibile visitare Tokyo partendo da Milano gratuitamente e in pochi minuti? No, non è uno scherzo: fino al 27 marzo al Tenoha di Milano in via Vigevano, 18 grazie alla mostra “Botteghe di Tokyo” sarà possibile immergersi nell’atmosfera della capitale nipponica.
Tokyo andata e ritorno da Milano
“Botteghe di Tokyo – The Exibition” ricostruisce in un set molto suggestivo le ambientazioni dell’omonimo libro scritto e illustrato da Mateuzs Urbanowicz, autore polacco che da tanti anni vive e lavora a Tokyo nel mondo del cinema d’animazione.
Attraverso le pagine, Urbanowicz illustra con minuzia di dettagli e con la tecnica dell’acquarello, antiche botteghe della capitale giapponese, ricostruendole sulla base di foto storiche là dove ora queste hanno perso la loro destinazione originale.
L’autore trova nella visione di alcune botteghe una “nota nostalgica inspiegabile” e cerca di renderla – riuscendo nell’intento – attraverso i suoi disegni.
Ristorante di ramen in una via commerciale di Kita Senju, nella zona est di Tokyo. Mi sono molto divertito a dipingere l’insegna principale con il logo e i kanji bianchi su sfondo rosso. Per i caratteri ho usato dell’inchiostro di mascheramento e ho cercato di riprodurre il caldo sfavillio dell’insegna quando la sera si accendono le luci.
Una passeggiata attraverso le illustrazioni
Al Thenoa di Milano le illustrazioni diventano enormi e la città di Urbanowicz prende vita. Una mostra immersiva per esplorare, curiosare e respirare la magia di una Tokyo che riprende vita.
La visita si dimostra subito immersiva, dal momento in cui ci si reca in cassa a ritirare i biglietti: la brochure è un passaporto giapponese e il ticket è un biglietto aereo per il Giappone.
All’ingresso del padiglione, una hostess in Kimono accoglie con un こんにちはようこそ!, buongiorno e benvenuti! Si sale a bordo di un aereo, si atterra all’aeroporto di Tokyo e da lì parte la passeggiata ricca di magia.
L’esposizione è molto interattiva e non mancano nemmeno i social corner dove scattarsi qualche foto: una panchina sotto i ciliegi, un tavolino al quale inginocchiarsi (non sedersi!) come da tradizione, la sedia di un barbiere o il distributore di cibi e bevande giapponesi.
Ancora, entrare in un’antica libreria a sfogliare i volumetti e rivisti rigorosamente originali e, perché no, acquistare “Le botteghe di Tokyo“.
Non manca infine uno spazio dedicato agli acquarelli autografi di Urbanowicz dove perdersi nella minuzia di dettagli e nei colori sgargianti.
Non perdetevi questa meravigliosa esposizione: ricordate di prenotare sul sito di Tenoha, visitare l’esposizione, fare un giro al negozio e fermarvi al bistrot ad assaggiare qualche prelibatezza giapponese.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.