Il “ Libro d’Artista” è un oggetto unico nel suo genere. Non è quasi mai un vero e proprio libro da sfogliare e leggere, racconta piuttosto la rappresentazione ideale nel mondo della scena artistica contemporanea che ha intrigato molti personaggi operanti nell’ambito.
La fascinazione del libro quale manufatto che possa racchiudere e svelare al suo interno concetti e conoscenze nuovi o importanti, ancora ignoti a chi fino allora non l’abbia consultato, un docile scrigno che solo aprendolo e prestandogli la dovuta attenzione è forse capace di rivelare universi sconosciuti o grandiose verità; ebbene un tale concentrato di pensiero non poteva non stimolare la creatività degli artisti.
Quindi la creazione dei “Libri d’Artista” ha coinvolto molti nomi noti della cultura artistica specialmente sul finire del secolo scorso. Esiste anche un prestigioso Museo del libro d’artista a Schio.
La mostra
Genova è stata “Capitale del libro” nel 2023 e ha ospitato alcune importanti esposizione dedicate proprio alle realizzazioni artistiche su questo tema. Non ultima questa presso la Biblioteca Universitaria, in collaborazione con Art Commission e Colophonarte di Belluno.
“EDIZIONE LIMITATA – L’arte dei libri nei libri” è il titolo della mostra che dal 29 settembre scorso, sino al 28 febbraio 2025, è ospitata nelle sale dell’antico palazzo seicentesco che accoglie una delle sedi universitarie genovesi.
La mostra è curata Virginia Monteverde, con la collaborazione di Camilla Fiorin e Manuela Compostie e presenta pezzi unici creati da grandi maestri dell’arte e della cultura contemporanea.
Libri, oggetti unici, reinterpretazioni. Alcuni si possono realmente sfogliare, mentre altri richiamano l’idea del libro ma si diversificano per materiali e composizioni.
Autorevoli autori che si sono cimentati su questo tema nel corso degli anni, come Michelangelo Pistoletto o Enrico Bai, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Emilio Vedova (1919-2006), Arnaldo Pomodoro o le famose “cancellature” di Emilio Isgrò, solo per citarne alcuni, sono preseti all’interno dell’esposizione.
Sarà esposta inoltre per l’occasione, a cura di Mariangela Bruno, la Cinquecentina “L’Hypnerotomachia di Polophilo, cioè pugna d’amore in sogno” di Francesco Colonna, stampata a Venezia nel 1545 dagli eredi di Aldo Manuzio. Un’occasione irripetibile per ammirare un’opera che può essere a buon diritto considerata una progenitrice del libro d’artista.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.