MarTa - La regina di Taranto custode della storia della Magna Grecia

MarTa – La regina di Taranto custode della storia della Magna Grecia

Qualcosa di più di un mero museo, un patrimonio artistico e culturale. Uno scrigno che custodisce gelosamente l’anima della Magna Grecia e della Taranto antica. Ecco cos’è il MarTa.

La storia del museo

Fu istituito nel 1887 ed occupa sin dalle origini l’ex Convento dei Frati Alcantarini, o di San Pasquale, costruito poco dopo la metà del XVIII secolo.

Dopo il susseguirsi di innumerevoli direttori del Museo che insieme alla Sovrintendenza hanno contribuito alla crescita dello stesso spazio inerente alla storia di Taranto in epoca ellenistica.

“Nel 2007 e poi nel 2013 sono state aperte al pubblico le sezioni dedicate alla cultura funeraria ellenistica e all’età romana e medievale; a seguito del conferimento dello statuto di Istituto ad autonomia speciale con D.P.C.M. 171/2014, il nuovo Museo Archeologico Nazionale di Taranto ha potuto ultimare l’allestimento del piano superiore, dedicato alla preistoria e protostoria della Puglia, alla città e alle necropoli di Taranto di età arcaica e classica, aperto al pubblico nel luglio del 2016.”

Così come cita la sua stessa storia all’interno del ben curato sito web del MarTa.

Fonte foto: Beni Culturali Online

Il Museo suddiviso principalmente in due piani e in ben 25 sale espositive, vede il suo percorso storico-artistico così dividersi:

  • Preistoria e Protostoria
  • Taranto dalla fondazione alla conquista romana
  • La città tardoantica e altomedievale
  • La collezione Ricciardi

Il museo è aperto tutti i giorni dal martedì al sabato dalle ore 08:30 alle ore 19:30 con ultimo ingresso alle ore 17:30 poiché il giro dello stesso dura all’incirca due ore considerando tutti i reperti, gli ori, le didascalie, i racconti e le sculture presenti nelle varie sale espositive.

Un patrimonio stupendo ed immenso che raccoglie al suo interno gioielli e reperti provenienti dal tutto il territorio limitrofo circostante Taranto.

Una pietra miliare, nonché “uno dei Musei più grandi e belli dell’Italia intera da preservare e custodire gelosamente“, come dichiarato dal ministro Franceschini in una delle sue recenti visite nella città dei due Mari.