I Musei Civici di Verona presentano la prima edizione di Arte in gioco un format espositivo, ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura con i Musei Civici, collegato al Tocatì – Festival Internazionale dei Giochi in Strada, riconosciuto come Buona Pratica di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO dal 2022 – con un percorso tematico cittadino che coinvolgerà, dal 13 al 15 settembre 2024, cinque sedi dei Musei Civici e di altri luoghi della cultura veronesi.
Un ricco palinsesto incentrato sul tema del gioco, da progetti espositivi ad attività ludiche, dalle visite guidate ai laboratori per bambini, in cui è stata dedicata particolare attenzione al rapporto tra l’arte antica e l’arte contemporanea, grazie anche al contributo di opere provenienti da prestiti esterni che dialogano con le collezioni esposte nelle sedi che aderiscono all’iniziativa. Tra i partner istituzionali è presente anche l’ICPI Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura.
Sin dal 14 giugno 2024, per inaugurare Arte in gioco, il Museo di Castelvecchio ospita Il Giocoliere di Antonio Donghi, maestro del Novecento tra i protagonisti del Realismo Magico, un’opera di UniCredit Art Collection, scelta come opera ambasciatrice dell’iniziativa per la sua rilevanza simbolica in rapporto al tema dell’homo ludens e per il suo sottile richiamo al valore sempre attuale dell’arte del passato. L’emblematico dipinto fu realizzato nel 1936, all’epoca di un famoso libro di Johan Huizinga dedicato all’Homo ludens e al ruolo del gioco come elemento centrale nella formazione della cultura e della società. L’opera inserita nel percorso della Galleria dei Dipinti del Museo di Castelvecchio stimola a nuove interpretazioni delle opere d’arte antiche disposte nell’allestimento, in una dimensione giocosa evidente.
XXII edizione di Tocatì
Il Festival, organizzato annualmente dall’Associazione Giochi Antichi (AGA) che si svolge quest’anno nel quartiere di Veronetta, ha il merito di collegare i giochi e gli sport tradizionali ai valori del patrimonio culturale immateriale, trasformando le strade e le aree altamente urbanizzate e turistiche della città di Verona in spazi di incontro, di pacifica convivenza delle diversità e di libertà di espressione. Condividendo pienamente questi valori di inclusione, uguaglianza e comunità, l’Assessorato alla Cultura, Turismo e Rapporti con l’UNESCO e i Musei Civici di Verona hanno inteso ideare iniziative, anche espositive, collegate al tema del gioco, inteso come luogo di dialogo e trasmissione, ma anche terreno di conoscenza, fantasia e divertimento.
Arte in Gioco
Il palinsesto ludico coinvolgerà cinque musei della rete dei Musei Civici – Museo di Castelvecchio, Museo Archeologico al Teatro Romano, Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e il Museo di Storia Naturale, che aggiunge all’itinerario tra le forme artistiche un percorso dedicato al gioco come mezzo di apprendimento e di socializzazione negli animali. Parteciperanno inoltre altri musei e luoghi della cultura veronesi, in un fitto calendario di esposizioni, laboratori e visite guidate, ideate in collaborazione con l’Associazione Giochi Antichi per rafforzare la partecipazione cittadina al Tocatì.
Percorsi espositivi
Il gioco nell’antichità, dalle epoche remote sino all’età romana, sarà indagato al Museo Archeologico Nazionale di Verona attraverso i reperti archeologici provenienti da importanti siti del Veronese, mentre al Museo Archeologico del Teatro Romano troverà spazio il tema del gioco inteso come sfida e duello, dei ludi circenses, con l’opera ospite Cavalli e Gladiatori di Giorgio de Chirico, in prestito da una collezione privata, in rapporto ai rinomati mosaici con gladiatori del percorso permanente. Il tema qui illustrato si collega a un focus sull’iconografia dei gladiatori nell’arte di de Chirico rappresentato anche in una sala di Palazzo Maffei.
Il gioco a due, inteso come metafora dell’amore, sarà protagonista al Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle”, dove sarà esposto un dipinto della scuola di Padovanino raffigurante Marte e Venere che giocano a scacchi, con un approfondimento storico critico sul tema, e presso la Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, con un dipinto di area fiamminga della collezione permanente in cui un uomo e una donna si sfidano a “tavola reale”, oggi backgammon. Nella stessa sede i visitatori potranno poi sfidare un altro giocatore in uno dei giochi più antichi finora noti.
Il gioco come metafora della fragilità della condizione umana, sempre in bilico e costretta a sottostare alle regole del “gioco del destino”, traspare nella pittura di Donghi, esposta al Museo di Castelvecchio in dialogo con il celebre Ritratto di fanciullo con disegno infantile di Giovan Francesco Caroto, icona dello spirito ludico derivato dalla lezione di Leonardo da Vinci. L’ inedito rapporto tra le due opere si allaccia sotto lo sguardo affabile e sorridente della trecentesca scultura equestre di Cangrande I della Scala, visibile al di là della vetrata, proveniente dal culmine dell’arca funebre del condottiero, dove l’uomo d’armi era idealmente impegnato in una giostra cavalleresca con il nipote Mastino II.
Declinata verso il contemporaneo è la proposta dell’Università degli Studi di Verona, che al Polo Santa Marta, esporrà l’opera di Riccardo Giacconi The Variational Status, per una mappa tematica dedicata alla relazione tra arte e gioco, e della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, che presenterà due opere: una di Silvano Girardello Chi viene a giocare con me (1965), e l’altra di Vanessa Jane Phaff, Fremdkörper (2000), che alludono alla capacità dell’atto creativo e ludico di condurre alla sfera di incosciente presunzione e fervida fantasia propria della fanciullezza.
Al Museo africano, attraverso una selezione di giochi e giocattoli africani, realizzati con materiale di scarto e con materiale naturale, si esploreranno invece i temi della creatività, ingegno, intraprendenza e mondialità, con un angolo dedicato alle letture su tematiche affini e collegate, che i visitatori potranno mettere in scena all’interno del teatrino in legno kamishibai.
Libri e materiali grafici dedicati al tema del gioco saranno esposti anche nella mostra Vendesi casa d’artista che verrà allestita presso la Biblioteca Civica, che durante il fine settimana del Tocatì proporrà l’appuntamento con il Mercatino dei libri.
Al Museo di Storia Naturale un laboratorio nel percorso nelle sale espositive illustrerà invece l’importanza del gioco come mezzo di apprendimento e socializzazione negli animali.
Laboratori e attività ludiche
A fianco di questi percorsi espositivi, laboratori pratici si terranno all’Università degli Studi di Verona con Arte contemporanea in gioco una giornata dedicata a far sperimentare alle famiglie, in forma giocosa e divertente, i linguaggi dell’arte contemporanea, attraverso un percorso a tappe tra le opere in mostra a S. Marta; alla Fondazione E.ART.H., con Tocca, crea, impara!, due giornate con appuntamenti dedicati a laboratori per famiglie, con un focus speciale sulla carta come medium creativo; al Museo Archeologico Nazionale di Verona, con GIOCARE una manciata di migliaia di anni fa, in cui verranno allestite due postazioni di gioco, curate dall’Associazione Archeonaute Onlus, dove sarà possibile cimentarsi in prima persona con alcuni giochi di migliaia di anni fa; a Palazzo Maffei Casa Museo con Giocando s’impara, un’attività ludica e laboratoriale ideata con la missione di unire il divertimento alla scoperta della storia dell’arte e in cui, attraverso il fascino de La Grande Onda (1831), i partecipanti di ogni età potranno sperimentare in prima persona l’antica tecnica di riproduzione su stampa.
Visite guidate legate alle tematiche ludiche sono previste poi alla Biblioteca Capitolare, dove in occasione del Tocatì sarà possibile partecipare a visite alla scoperta della storia della Capitolare e delle tracce del gioco nel suo patrimonio e all’Università degli Studi di Verona, con laboratori e la visita a una selezione delle opere della collezione AGI VERONA che avrà come focus il gioco, la relazionalità e l’interattività dell’opera d’arte.
Dal 14 giugno 2024 inoltre, ogni venerdì alle 16.30, sono in corso visite guidate gratuite, senza prenotazione, alla collezione permanente del Museo di Castelvecchio e all’opera Il Giocoliere di Antonio Donghi in dialogo con alcune opere della collezione, tra le quali il celebre Ritratto di fanciullo con disegno infantile di Giovan Francesco Caroto.