I migliori film di Dario Argento

I migliori film di Dario Argento

Foto: ondacinema.it

Soprannominato l’”Hitchcock italiano”, Dario Argento è considerato, tanto quanto il celebre regista di Psycho, capostipite del genere thriller e horror. Dopo gli esordi da sceneggiatore di b-movie e soggettista per Sergio Leone (collaborò infatti con quest’ultimo per la stesura della sceneggiatura di C’era una volta il West) in poco meno di due anni, tra il 1970 e il 1971, si affermò nel panorama cinematografico italiano e internazionale, dimostrando un talento registico ineguagliabile.

Trasferendo nelle sue pellicole quelle che sono le sue più profonde paure, Argento dà inizio ad un fenomeno eccezionale che si protrarrà fino alla fine degli anni 70 e oltre, conosciuto come il periodo del thriller all’italiana. E, anche nella fase più decadente della sua carriera, al regista romano resta il grande merito di aver ispirato alcuni tra i più importanti cineasti del genere horror contemporaneo, primi fra tutti John Carpenter e Rob Zombie.

In pochi purtroppo conoscono il Maestro del brivido, secondo solo ad Alfred Hitchcock, e non è certo facile stilare un elenco dei più bei film di Dario Argento – data anche la sua feconda attività, che giunge fino al 2022 (Occhiali neri è il suo ultimo lavoro) – ma qui di seguito vi consiglieremo alcuni titoli.

Cinque film cult rappresentativi del suo percorso cinematografico, che faranno rabbrividire sia le vecchie che le nuove generazioni.

L’uccello dalle piume di cristallo (1970)

Film che segna il debutto ufficiale di Dario Argento come regista, scritto basandosi sul romanzo La statua che urla di Fredric Brown. Si tratta del primo episodio della “Trilogia degli animali” (a cui seguiranno Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio)  ed è un thriller carico di tensione e violenza, che procede a ritmi serrati e angoscianti.

La storia è quella di uno scrittore americano di passaggio a Roma, il quale assiste, attraverso la vetrata di una galleria d’arte, ad un tentativo di omicidio. Benché sia stato soltanto il suo intervento a mettere in fuga il misterioso killer, presto le indagini della polizia si concentreranno proprio su di lui. Questi insieme alla fidanzata cercherà di venire a capo della situazione, ma in breve tempo sarà coinvolto in un vortice di aggressioni da parte dell’ assassino che continua ad uccidere indisturbato.

Con le musiche curate da Ennio Morricone, il film si rivela un grande successo e Argento riceverà il Globo d’oro come Miglior opera prima.

I migliori film di Dario Argento

Foto: vanityfair.it

Il gatto a nove code (1971)

Secondo elemento della “Trilogia degli animali”, il film è uno di quelli considerati tra i migliori della filmografia del regista. Capolavoro thriller, titolo ingiustamente rimosso anche da molti cultori del regista romano, che merita al contrario una ricollocazione all’interno dell’immaginario argentiano. La trama: un enigmista cieco, Franco Arnò, e un giornalista, Carlo Giordani, si trovano ad unire le forze per fare luce su una catena di misteriosi omicidi strettamente correlati con l’Istituto Terzi, che si occupa di ricerche genetiche. Di volta in volta, chiunque si dimostri in grado di rivelare dettagli su quanto accade nel centro scientifico trova la morte per mano di un assassino che comincerà, ben presto, a minacciare anche i due improvvisati detective.

I Migliori film di Dario Argento

foto: cinemaclock.com

Profondo Rosso (1975)

Sicuramente il titolo più noto della filmografia di Argento, ponte di passaggio all’interno del percorso artistico del regista tra la fase thriller (cominciata con L’uccello dalle piume di cristallo) e quella horror (iniziata nel 1977 con Suspiria).

Famoso soprattutto per la celeberrima e indimenticabile colonna sonora dei Goblin, il film segue le vicende di uno spietato serial killer che commetterà una serie di terribili omicidi, a partire dalla sensitiva tedesca Helga Ulmann, la quale viene trucidata ferocemente con una mannaia da macellaio, dopo che durante una conferenza su fenomeni telepatici e paranormali aveva percepito la presenza di un assassino.

Con  una struttura narrativa in  climax, che gradualmente aumenta il senso di inquietudine e claustrofobia, finiamo per impazzire insieme al protagonista che cercherà di svelare l’arcano mistero.

Suspiria (1977)

Qui Dario Argento debutta ufficialmente nell’horror, con il primo capitolo della cosiddetta “Trilogia delle Tre Madri”. le “Madri” sono una triade di malvagie e potenti streghe ubicate geograficamente ciascuna in una diversa strategica parte del mondo con l’intento di manipolare l’umanità su scala globale; figure ispirate all’opera dello scrittore inglese Thomas De Quincey e – stando a quanto raccontato da Daria Nicolodi, co-autrice della sceneggiatura e all’epoca ancora moglie di Dario – avrebbe influito anche un racconto della nonna del regista, la quale sosteneva di essere fuggita da un’accademia di musica tedesca poiché aveva scoperto essere retta da un gruppo di streghe.

Decisamente uno dei più conosciuti tra i film di Argento, da cui recentemente è stato tratto anche il remake di Luca Guadagnino, “Suspiria” racconta la storia di Susy Benner (Jessica Harper), una talentuosa ballerina che si iscrive alla prestigiosa Accademia di danza di Friburgo. Ma subito dopo il suo arrivo in città la ragazza si rende conto che la scuola è immersa in un’atmosfera misteriosa e inquietante, che nasconde oscure presenze pronte a rivolgere tutta la loro crudeltà su di lei e sulle sue compagne ballerine.

Phenomena (1985)

Jennifer Connelly – dopo il debutto in C’era una volta in America di Leone e poco prima di collaborare con David Bowie in Labyrinth – è protagonista di questa pellicola a metà tra l’horror e il fiabesco. Phenomena racconta di Jennifer Corvino, la quale diventa preda di un misterioso assassino di giovani adolescenti, mentre è ospite di un collegio in Svizzera in cui è stata mandata. La ragazza è però dotata di curiosi poteri che le permettono di comunicare con ogni tipo di insetto – in particolare con le mosche saprofaghe, voraci divoratrici di carni putrefatte – e che forse riusciranno a salvarle la vita e a fermare il serial killer.

Girato tra Italia e Svizzera, il film (più volte definito come il preferito da Argento tra quelli diretti) mette in scena lo scontro tra due nature: quella animale e quella umana; e proprio la fanciulla protagonista diventa l’anello di congiunzione con la Natura animale di cui non ha paura. Un classico thriller, forse con una trama già vista e sentita ma pur sempre da riscoprire.

I migliori film di Dario Argento

Foto: cineocchio.it