Tiziano e la bellezza della donna

All’interno di Palazzo Reale a Milano, dal 23 febbraio sino al 5 giugno prossimi, sarà allestita la mostra: “Tiziano e l’immagine della donna”. L’esposizione  ospiterà più di cento tra dipinti, sculture, oggetti, gioielli, libri e disegni, dei più importanti artisti veneziani del XVI secolo che abbiano esaltato nelle loro opere la bellezza dell’immagine femminile. È proprio nella Venezia cinquecentesca che la figura muliebre assurge nell’arte a modello e ispirazione per molti artisti. Nobili veneziane, cortigiane, poetesse sante ed eroine compaiono così come soggetti privilegiati nei dipinti dell’epoca  e questa mostra milanese ne vuol essere una testimonianza esaustiva ed efficace, anche ponendo l’accento sul contesto storico e sociale del periodo .

Grandi artisti e grandi collaborazioni

La rassegna sarà divisa in otto sezioni che documenteranno ampiamente la produzione artistica di quel felice momento della Serenissima.  Oltre ai quadri di Tiziano, si potranno ammirare dipinti di Giorgione, Lorenzo Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto. Tutti provenienti da prestigiose sedi museali con le quali l’istituzione milanese ha intrapreso fruttuose collaborazioni. Di Tiziano dal viennese Kunsthistoriches Museum, per esempio, si potranno ammirare  il “Ritratto di Isabella D’Este” , “Marte”, Venere e Amore” e “Lucrezia e suo marito Tarquinio”, mentre dall’Ermitage di San Pietroburgo proviene il “Ritratto di Eleonora Gonzaga Della Rovere”. Anche importanti  enti italiani come gli Uffizi, il Museo di Capodimonte e la Biblioteca Marciana di Venezia contribuiranno alla completezza della mostra milanese.

Un allestimento accurato

Promossa dal Comune di Milano -Assessorato alla Cultura, insieme a Palazzo Reale e a Skira Editore, e curata da Sylvia Ferino, già direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum, l’esposizione vuol mettere al centro la figura femminile e raccontare al meglio come nel XVI secolo la Repubblica Veneziana fosse all’avanguardia sul tema dell’emancipazione della donna che qui godeva di maggiori diritti rispetto al resto d’Europa. L’allestimento che segue ritmi storici e di affinità oggettive riflette l’accuratezza e la puntualità delle fonti storiche e artistiche.