Una mostra dedicata a Lucio Dalla

Una mostra dedicata a Lucio Dalla

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La mostra dedicata all’artista bolognese per antonomasia – a 10 anni dalla sua scomparsa – è stata presentata presso la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, venerdì 18 febbraio.

La mostra s’intitola “LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa” e sarà aperta al pubblico dal 4 marzo al 17 luglio 2022 presso il Museo Civico Archeologico di Bologna. L’evento è stato ideato e realizzato dalla società C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Roma, promosso dal Comune di Bologna, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

La mostra è curata da Alessandro Nicosia e dalla Fondazione Lucio Dalla.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra è emerso quanto Lucio Dalla sia considerato come un cantore della città e un suo “ambasciatore” nel mondo; nonostante ciò non si può dimenticare l’animo di viaggiatore internazionale dell’artista, e il suo amore per molte altre parti d’Italia.

La mostra tenta di abbracciare tutti gli aspetti che Lucio aveva a cuore, tutte le sue passioni. Ciò aveva portato il curatore a pensare in ultima battuta di attribuire un nuovo titolo all’evento, che rendesse chiara la sua poliedricità: “Universo Dalla”. Da qui l’esigenza di rinominare così la sezione dedicata al materiale fotografico che ritrae l’artista con importanti personaggi della cultura.

L’intento è mostrare il lato intimo dell’artista e la sua propensione alla ricerca, alla sperimentazione. Abituato ad essere sul palco già da piccolissimo quando si esibiva cantando in un inglese a lui allora sconosciuto, Lucio era un uomo destinato a lasciare il segno con chiunque lo incontrasse.

Dettagli espositivi

La mostra contiene materiale documentale, fotografico e audiovisivo; per entrare nel microcosmo dell’artista in sede di preparazione sono state svolte circa 40 interviste che dessero modo di ricostruire le sue relazioni e le modalità con cui le intesseva. Oltre ai documenti sono stati inseriti abiti scenici.

La mostra è suddivisa in oltre dieci sezioni che elenchiamo di seguito:

famiglia, infanzia, amicizie, inizi musicali, Dalla ci racconta, Il clarinetto, il museo Dalla, Dalla e la sua musica, Dalla e il cinema, Dalla e il teatro, Dalla e la televisione, l’Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e la sua Bologna.

Grande importanza viene data al suo strumento prediletto, Il clarinetto, che lo accompagnerà in diverse forme per tutta la carriera.

La mostra viene inaugurata il giorno della sua nascita, il 4 marzo, e l’intento è che dopo Bologna venga esposta anche in altre città a lui care per motivi diversi: Roma, Napoli e Milano.

Lucio: uomo, poeta, viaggiatore

Ciò che lo rende indelebile musicalmente e umanamente è la sua semplicità, il suo restare accanto agli ultimi, il suo narrarne le vicissitudini quotidiane. Raccontare i luoghi e descrivere le persone con lo sguardo del passante, del viaggiatore. Parlare della guerra, della contrapposizione tra due “blocchi” come nel testo Futura, che quanto mai sembra attuale. I testi di Lucio Dalla sono stati scritti in un periodo in cui il fervore musicale e culturale a Bologna era altissimo: sicuramente la città più underground del Paese.

Lucio Dalla è quell’artista innovativo che ti sembra di conoscere anche se non ci hai mai parlato, perché pare essere un buon amico, confidente, vicino di casa, psicologo, politico. Uno che partecipava alla vita cittadina ma che amava anche star lontano da Bologna, forse proprio per poterla apprezzare maggiormente al suo ritorno come ogni buon emigrante che si rispetti.

Un tentativo ambizioso, quello di ricostruire a 360° la vita di Dalla che rimane uno dei capisaldi del panorama musicale italiano e internazionale.


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