Dracula graphic novel recensione

Dracula – L’Ordine del Drago

Un Dracula firmato Corrado Roi, scritto e sceneggiato da Marco Cannavò ed edito da Lo Scarabeo poteva forse non essere una sorpresa? Certo che no!

Dracula L’Ordine del Drago

Un extra formato di 96 pagine presentato in anteprima a Lucca Comics 2022 che, oltre ad essere andato subito tutto esaurito, è stato immediatamente richiesto anche dal mercato francese. Certo stiamo parlando di Dracula, un personaggio immortale che riesce sempre a fare scalpore, ma che cosa rende indispensabile, per gli amanti del genere, l’avere sul proprio scaffale questo Dracula? A renderlo speciale coesistono un insieme di fattori: la garanzia di qualità della casa editrice Lo Scarabeo, che sceglie proprio il 2022 come anno di pubblicazione in onore del centenario di traduzione e pubblicazione del romanzo di Stoker in lingua italiana (Sonzogno editore); le tavole create dalle magiche mani di Corrado Roi, il grande maestro dell’atmosfera noir, e infine la storia che non è la solita storia. 

La storia

Abbiamo visto svariate volte Dracula in scena però mai nessuno, dal 1897 a oggi, ha rielaborato il romanzo così. Marco Cannavò, che per questo graphic novel ha creato sia soggetto che sceneggiatura, è riuscito a suscitare nel lettore quell’interesse che impedisce di staccarsi dalla storia prima che il volume giunga alla fine. Mantiene i personaggi che tutti conosciamo ma i ruoli principali cambiano. Dracula non è più solo il cacciatore ma diventa preda e in alcune circostanze, vittima. Il conte smette di essere il signore incontrastato e quasi invincibile, questo ruolo qui, tra queste tavole, spetta a Lucy Westenra. Mina esce di scena nel giro di poche pagine e una tipologia di femminilità forte e dominatrice scardina via secoli di Stoker con maestria. Marco Cannavò porta il lettore ad abbandonare per gradi il sentiero del romanzo di Dracula, infatti l’albo si apre con un Jonathan Harker che insegue disperatamente il conte in partenza per l’Inghilterra… O almeno è questo che per le prime undici tavole si è spinti a credere. Senza rovinare la sorpresa della lettura posso scrivere che la febbre cerebrale di Jonathan, accennata nel romanzo, gioca un bel ruolo che inizialmente aiuta Cannavò a depistarci. Il resto dovete leggerlo da voi! Poiché raccontarlo rovinerebbe l’effetto sorpresa.

dracula

Le tavole

Per quanto riguarda le tavole, Corrado Roi alza l’asticella della qualità dei suoi lavori ancora di un gradino. Volete conoscere il suo segreto? Corrado Roi è prima di tutto un disegnatore appassionato e curioso che non smette mai di sperimentare ecco perché riesce ancora a sorprenderci. Qui però dobbiamo restare su Dracula, dove la mano del maestro riesce a rendere, attraverso i suoi giochi di neri, anche le scene ad alto contenuto erotico e horror piacevoli. La cattiveria del conte e dei suoi seguaci non è mitigata in alcun modo e nemmeno si nasconde. Sono la verticalità lungo la quale queste scene vengono sviluppate e i neri che fondono il sangue e atmosfera a creare una dimensione nella quale sembra formarsi una sacralità anomala.

Il Conte

Il Dracula di Roi e Cannavò è un uomo forte, sicuro di sé. Forse anche troppo sicuro di sé, tanto che il tradimento lo coglie di sorpresa. Si tratta di una figura che raramente perde il controllo e a dimostrarlo, nero su bianco, è il fatto che su 96 tavole mostra i denti raramente. Il conte mantiene la compostezza e la lucidità mentale davanti al palesarsi della sua solitudine e alla presa di coscienza del suo reale nemico.