Il ricordo di Luciano De Crescenzo, grande scrittore e filosofo della nostra epoca

Il ricordo di Luciano De Crescenzo, grande scrittore e filosofo della nostra epoca


Nato a Napoli il 18 agosto 1928 (registrato due giorni dopo) nel Borgo di Santa Lucia a via Generale Orsini, nello stesso palazzo che diede i natali a Bud Spencer, Luciano De Crescenzo è stato uno scrittore, filosofo, poeta, regista e attore, fotografo, personaggio televisivo. Il suo esordio in TV fu al Maurizio Costanzo Show.

Luciano ancora tra noi

In quarant’anni Luciano De Crescenzo ha venduto quasi 20 milioni di copie nel mondo, di cui sette in Italia; le sue opere sono state tradotte in 19 lingue diverse e diffuse in 25 paesi. Due anni dopo la sua scomparsa si può dire che Luciano De Crescenzo sia ancora tra noi, ma è importante ricordarlo e raccontarlo ai giovani, ed è necessario che le istituzioni napoletane si attivino per ricordarne la memoria. A Napoli, nel quartiere Chiaia, c’è un vicoletto che porta il suo nome, vicino al vico Belledonne; poi nei quartieri Spagnoli c’è un grosso murale che lo ritrae sorridente sulla salita di vicoli che si intrecciano come cesto di vimini; vi è anche una sua mostra fotografica permanente nel cuore dei Decumani, in un locale di piazzetta Nilo. Le librerie napoletane hanno pareti intere dedicate a lui; anche le TV locali mandano in onda i suoi film: Così parlò Bellavista, Il mistero di Bellavista, 32 dicembre.

L’arte di Luciano: scrittore, attore, sceneggiatore, filosofo

Luciano è stato anche un grande umorista: sapeva cogliere il lato buffo e positivo di ogni situazione. Ha frequentato l’Università di Napoli, dove si è laureato in Ingegneria col massimo dei voti. Raccontò di aver ascoltato come prima lezione il grande matematico Renato Caccioppoli. Per stare più tempo con lui, lo passava a prendere a casa a piedi quasi tutti i giorni, poi lo riaccompagnava al termine delle lezioni. Il suicidio del matematico l’8 maggio 1959 fu per lui un grande dolore.

Fu assunto, poi, dopo la laurea, dall’IBM Italia, dove lavorò in qualità di rappresentante e poi di direttore per 18 anni. È stato un eccezionale divulgatore del pensiero dei più grandi filosofi greci come Eraclito nel libro Panta rei. Probabilmente ha avuto più successo come scrittore che come regista, attore e sceneggiatore. Ha recitato anche con Sofia Loren. Indimenticabile la scena in cui il professor Bellavista rimane bloccato dentro l’ascensore con l’ingegner Cazzaniga, milanese temporaneamente trapiantato a Napoli. In quell’occasione il professor Bellavista si accorse che perfino i milanesi hanno un cuore. A novant’anni , il 18 luglio 2019, ci ha lasciato.

Se fosse vissuto ancora avrebbe ironizzato sulla pandemia e ci avrebbe fornito qualche consiglio per poter affrontare al meglio un periodo così difficile.