Un vero scorpione, Margaret Mazzantini. Inteso naturalmente come segno zodiacale, essendo lei nata a Dublino il 27 ottobre. Permettetemi, per una personale cortesia femminile, di tralasciare l’anno.
Una donna eclettica e creativa, che alterna alla sua passione per la scrittura sia di romanzi che di pièces e sceneggiature, al ruolo di attrice teatrale e cinematografica. Nonché al difficile compito di madre di quattro stupendi ragazzi nati dal suo matrimonio con l’attore e regista Sergio Castellitto.
Fonte foto: occhioviterbese.it
Figlia d’arte ( scrittrice come il padre Carlo), si iscrive giovanissima all’Accademia Nazionale d’arte drammatica, recitando da subito in teatro in importanti produzioni per le quali nel 1983 vince il premio Ubu (il riconoscimento teatrale più importante in Italia), come miglior attrice esordiente. Anche il cinema la scopre presto: oltre a varie interpretazioni precedenti, nel 1992-93, assieme a Castellitto, recita in “A piedi nudi nel parco” di Neil Simon. Pupi Avati la vuole nel 1996 nel suo film “Festival” e compare anche, sempre nel ’96, nel “Barbiere di Rio” di Giovanni Veronesi, insieme a Diego Abatantuono, e nel 1999 interpreta “Libero burro”, pellicola diretta dal marito, di cui scrive anche la sceneggiatura.
La produzione letteraria e le sceneggiature
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Esordisce letterariamente con il romanzo “Il catino di zinco” nel 1994 che le fa meritare il Premio Selezione Campiello e il Premio Opera Prima Rapallo-Carige. Con il libro “Non ti muovere” del 2001, una storia forte sull’incapacità di amare, vince il Premio Strega divenendo uno dei più clamorosi e salutari casi letterari degli ultimi anni. La versione cinematografica sarà del 2004.
“Manola”( scritto come pièce e successivamente pubblicato nel 1998) viene diretta sempre da Castellitto e da lei interpretata, insieme all’amica Nancy Brilli. Anche il romanzo breve “Zorro. Un eremita sul marciapiede” , un intenso monologo dove il protagonista caduto in disgrazia, rivive la sua intera esistenza, sarà trasposto teatralmente e interpretato dal marito in molte fortunate repliche.
Nel 2003 la Mazzantini viene insignita su iniziativa del Presidente della Repubblica del titolo di Dama dell’Ordine al merito della Repubblica italiana per il suo lavoro letterario.
Altri due suoi romanzi vedranno una trasposizione in pellicola: “Venuto al mondo” del 2008 e “Nessuno si salva da solo” del 2011. Successivamente mentre continua la collaborazione con il cinema e il teatro in veste di sceneggiatrice, scrive “Mare al Mattino” (2011) e “Splendore” (2013).
Decisamente una vita e una carriera molto vivace e fruttuosa, che ancora, ci auguriamo, continuerà a stupirci.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.