Nelle sue ossa è il romanzo d’esordio di Maria Elisa Gualandris. Un libro che abbiamo voluto conoscere meglio, dopo averlo anche recensito, attraverso un’intervista all’autrice che ci parla, nelle sue risposte, non solo del romanzo, ma anche di sé.
Le nostre domande
Maria Elisa, siamo lieti di questa occasione per conoscerla meglio e presentare il suo romanzo d’esordio. Leggiamo nella sua biografia che è laureata in filosofia, che è una giornalista professionista e scrive di cronaca nera. Ci può parlare di come si è sviluppata in lei la passione per la criminologia?
“Buongiorno, sono sempre stata appassionata di libri gialli e thriller. Ne ho letti moltissimi e quindi mi è venuto naturale orientarmi su questo genere per il mio primo romanzo.”
Lei vive sul lago Maggiore e la protagonista del suo romanzo anche, così come la stessa è una giornalista professionista che scrive di cronaca nera. Quanto ha Benedetta Allegri di Maria Elisa?
“Sicuramente ha lo stesso lavoro, la passione per quello che fa e la voglia di scoprire cosa c’è dietro alle cose. Benedetta però è molto più coraggiosa di me e anche molto più testarda.”
La condizione di precarietà nel lavoro di molti giovani trentenni, magari capaci e titolati, è una caratteristica molto scottante dell’era moderna. L’ha vissuta in prima persona, o la vive ancora, oppure ha trovato il modo di saltare l’ostacolo?
“Anche io ho vissuto e vivo ancora la precarietà di questa professione. Fortunatamente, con tanta fatica e impegno, oggi riesco a mantenermi con questo lavoro che amo. Molti colleghi e amici purtroppo però hanno dovuto abbandonare e oggi fanno tutt’altro.”
La forza delle donne
Il libro è una denuncia di questa condizione molto ben descritta e anche un riscatto di una donna caparbia che non si arrende alla superficialità di alcune indagini pilotate per mascherare verità scomode. Quanto ha influito il suo percorso formativo, le sue esperienze personali, sulla costruzione della trama e sull’identificazione del messaggio da trasmettere?
“Non volevo scrivere un libro di denuncia, ma solo raccontare una storia. Di donne forti ne ho conosciute tante, altre storie le ho seguite perché interessate a fatti di cronaca. Credo che ciascuno di noi debba fare sempre di tutto per non accettare che le vittime delle ingiustizie o della violenza vengano dimenticate.”
Le motivazioni
Ci dica: qual è stata la spinta che l’ha portata a provare la carriera di scrittrice?
Ho sempre avuto la grande passione per la lettura, dalla quale poi è nata spontaneamente quella per la scrittura. Non è una carriera, ma una passione e non penso che sarà mai il mio lavoro.
Le è piaciuto cimentarsi in questa nuova esperienza?
“È stato difficile portare a termine un romanzo e poi riuscire a pubblicarlo, ma la soddisfazione, poi, è stata grande.”
Chi è Giulia? A chi si è ispirata per costruire la sua storia?
“Non mi sono ispirata a qualcuna in particolare. Giulia è tutte le donne vittime di violenza, che spesso vengono dimenticate. E se non avessero dei familiari o amici che si battono per loro forse non otterrebbero mai giustizia. Non sempre, fortunatamente, ma ancora oggi purtroppo accade.”
Come ha lavorato e con chi, sempre che abbia avuto aiuti da qualcuno, per tracciare colpi di scena, cliffhunger e applicare le basilari tecniche narrative che dimostra di conoscere?
“Ho lavorato da sola e poi con l’editor della casa editrice.”
Il luogo in cui è ambientato Nelle sue ossa, il Lago Maggiore, è lo sfondo naturale che affascina il lettore fin dalle prime righe. Descrizioni suggestive e molto particolareggiate. È il luogo in cui è nata e vive l’autrice. È parte di lei e si avverte il suo amore. Ha pensato che potrebbe essere scenario di altri romanzi gialli, così come la sua protagonista?
“Sì, infatti ho già terminato la stesura del secondo romanzo che avrà per protagonista Benedetta Allegri e che si svolgerà sempre sul lago Maggiore e dintorni.”
Il crowdfunding
Ci parli della sua esperienza con Bookabook.
“Sicuramente è stata un’esperienza molto arricchente. Bookabook pubblica con il crowdfunding, un sistema molto innovativo che punta a costruire una community di lettori ancora prima dell’uscita del romanzo. Ho dovuto accettare una sfida: prevendere 200 copie in 100 giorni. E ce l’ho fatta, anche se non è stato semplice. Ma è stato molto bello, anche perché era il periodo del lockdown e per me è stato anche un modo per affrontare quel difficile momento.”
La ringraziamo per averci concesso di conoscerla meglio e le auguriamo di realizzare i suoi progetti.
Il breve video che condividiamo riassume la sinossi e ci fa conoscere il volto e la voce dell’autrice.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.