Demetrio Bianchini è l’autore di Introduzione alla pirateria, un saggio che analizza la storia dei pirati a partire da Barbanera e Long John Silver. Il testo si basa sullo studio degli antichi diari di bordo. Ne abbiamo parlato con lui.
L’intervista
Da dove nasce la tua passione per i pirati?
“Più che passione la definirei una fascinazione, perché la figura del pirata sembra avere un certo ascendente sulle persone, come ci ha dimostrato in tempi recenti il grande successo della saga cinematografica Pirati dei Caraibi. Quello del pirata è un personaggio che vuole vivere la vita a modo proprio, è indipendente e a volte anche avverso alle dinamiche e alle strutture della società. Egli è alimentato da una sorta di anarchico sogno di libertà come mi è piaciuto descriverlo nel libro e credo calzi bene come descrizione ma non dimentichiamo che i pirati erano anche capaci di atti efferati e non curanti dei poveri malcapitati di turno. Nonostante i pirati in fin dei conti fossero di solito dei criminali spregiudicati e senza freni tuttavia si è spesso portati a simpatizzare per loro in un certo qual modo, non li si considera mai completamente delle vere e proprie figure negative da condannare e questo è dato proprio dalla natura stessa del personaggio ed è proprio questo che trovo particolarmente affascinante della loro figura.”
Il tuo libro raccoglie anche testimonianze reali del passato sui personaggi noti nella cultura popolare: che tipo di lavoro e di studio c’è dietro questa ricerca?
“Man mano che leggevo Storia Generale dei Pirati mi sono saltate all’occhio delle peculiarità di alcuni personaggi che mi sembrava di avere già visto in altre opere. Il metodo di ricerca è stato dettato da questo, selezionare delle figure piratesche letterarie e vedere quanto avevano in comune con i personaggi, realmente esistiti, di Storia Generale. Il bello è proprio questo, Storia è una raccolta di biografie storicamente accurate di pirati ed è stato sorprendente vedere quanto romanzieri successivi, quali ad esempio Stevenson o J.M Barrie, abbiano direttamente o indirettamente, attinto a queste informazioni quali ad esempio abbigliamento e carattere.”
Quanto si assomigliano i personaggi realmente esistiti e quelli invece che noi conosciamo grazie al lavoro della fantasia di artisti e autori che ne hanno parlato?
“La somiglianza spesso c’è ma è bene notare che di solito i personaggi di fantasia prendono degli aspetti peculiari della loro controparte reale e che vanno a determinare la loro stessa natura. Essi sono un’accentuazione di tutte quelle caratteristiche entrate nell’immaginario collettivo e che spesso associamo ai pirati come ad esempio la ricerca di ricchezze, il darsi ai bagordi o giocare d’azzardo. Si tende a dimenticare che la maggior parte dei pirati prima erano corsari o marinai e non quindi una banda di scalmanati che navigano alla bene e meglio, al contrario il mare lo conoscevano bene, la rotta era decisa con attenzione e tenendo conto anche delle operazioni di manutenzione da fare alla nave.”
Oggi esistono ancora i pirati?
“Tecnicamente sì, esistono ancora ma sono ben diversi da quelli che siamo abituati ad immaginare. Ci sono ancora navi pirata e sono molto problematiche per i governi che si trovano a fronteggiare il fenomeno, non stupisce infatti che esattamente come nei tempi passati si è spesso autorizzati a sparare a vista alle navi pirata. Oggi con internet è nata una nuova forma di pirateria quella virtuale, dove si continua sempre a navigare ma in modo sicuramente meno esotico rispetto al passato.”
Quali sono i tuoi progetti futuri per quanto riguarda il mondo editoriale?
“L’idea di scrivere un altro saggio è allettante ma anche provare a cimentarmi in un romanzo fantasy non è male. Probabilmente andrò avanti con ciò per cui sono più ispirato e mi appassiona di più.”
Il libro in formato ebook è acquistabile su tutte le piattaforme servite da Streetlib ed è edito da Pagina 101.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.