Sino al sei gennaio prossimo gli spazi espositivi dell’Ara Pacis in Roma ospitano la mostra-evento dedicata a uno dei maggiori e più amati cantautori italiani: Lucio Dalla (1943-2012), nel decennale della sua scomparsa.
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Poesia, ironia e capacità compositiva eclettica hanno caratterizzato tutta la carriera di questo personaggio che ha caratterizzato, insieme a Lucio Battisti e Fabrizio De Andrè e pochi altri, un importante cambiamento nella canzone d’autore italiana. Memorabili sono molti dei suoi pezzi come “ L’anno che verrà”, “Attenti al Lupo”, “Come è profondo il mare” , “Disperato erotico stomp”, solo per citarne alcuni. Dalla, nel corso dei decenni, dagli anni sessanta in poi, ha creato indimenticabili pietre miliari nella storia della musica e vinto numerosi premi, tra cui tre Nastri d’Argento e due David di Donatello. La colonna sonora di “Borotalco” di Carlo Verdone è stata un punto di svolta nel rapporto tra musica e cinema, soprattutto per l’inserimento di “Cara”, canzone d’autore che continua ad accompagnare il successo del film.
La mostra racconta, attraverso un’ampia raccolta di oggetti, documenti, foto, copertine dei dischi, video, abiti di scena, locandine dei film a cui ha partecipato, manifesti, nell’insolita e ricca collezione di cappelli e berretti, l’intimità di Lucio e la potenza della sua musica.
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Oltre dieci le sezioni: Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla si racconta, Il clarinetto, Il museo Lucio Dalla, la sua musica, il cinema, il teatro, la televisione, Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e Roma. Quest’ultima inedita è dedicata al rapporto straordinario che l’artista, bolognese di nascita, ha avuto con la capitale e i cruciali incontri, tra i quali Federico Fellini e Handy Worhol, avvenuti nelle sue avventure romane.
L’evento è promosso e prodotto da Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con il sostegno di Regione Lazio. L’esposizione, a cura di Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, è patrocinata da RAI con la partecipazione di Archivio Luce Cinecittà.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.