Ostara

Equinox: tra thriller e leggenda di Ostara

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Equinox è una serie, sicuramente ben riuscita, originale Netflix rilasciata dalla piattaforma nel 2020. Si tratta di una produzione danese realizzata da Tea Linderburg e composta da sei episodi di durata tra i 40 ed i 50 minuti per episodio. La Linderburg si ispira al podcast Equinox 1985.

La storia

Astrid, la conduttrice di un programma radiofonico che parla di mistero, riceve una telefonata durante uno degli episodi, la voce poco chiara riapre una ferita nel cuore della protagonista: la misteriosa e improvvisa scomparsa della sorella avvenuta ormai molti anni prima. Astrid decide così di portare avanti un’indagine solitaria facendo anche affidamento sulle visione che per anni, durante l’infanzia, vengono trattate dal padre e dai medici che circondano Astrid come se si trattasse di un disturbo della personalità.

Man mano che le puntate passano le visioni si intrecciano sempre di più con il presente di Astrid e con il passato concernente i momenti chiave legati alla scomparsa di Ida, la sorella maggiore di Astrid.

Ostara

Come si può facilmente intendere dal nome, nella storia il ruolo degli equinozi, ma anche dei solstizi è fondamentale. Infatti ad ognuno di essi corrisponde un personaggio che si scoprirà avere un ruolo importante nella narrazione. L’evento che tiene in piedi l’intera vicenda è Ostara, tanto la cerimonialità dietro al festeggiamento dell’equinozio, quanto la leggenda di Ostara in quanto Dea.

Ostara è una Dea legata alla fertilità e la leggenda parla dell’amore tra lei e il Re Lepre, in pratica l’unione tra lei e il Re Lepre danno origine all’esplosione della primavera. Il terzo incomodo è l’uccellino, inseparabile amico di Ostara, ed è lui che nella serie Netflix confonde le acque fino alla fine.

L’equinozio

La comunità in cui la storia si svolge è una piccola realtà rurale dove un’altrettanto piccola isola, facilmente raggiungibile, si scopre essere il perfetto scenario per portare avanti in segreto una tradizione più antica. Ogni anno nei giorni dell’equinozio di primavera, dal 20 al 23 marzo, una parte degli abitanti si sposta sull’isola per dare vita ai rituali propiziatori per le messi ai quali prende parte anche il Re Lepre.

Tutto ciò che succede sull’isola rimane sull’isola e sulla terra ferma anche i diretti interessati fingono che nulla di ciò che fanno e vedono durante i rituali sia reale.

Mettiamo ordine

Ad eccezion fatta per il Re Lepre che ha la capacità di trasmutare e che nella vita di tutti i giorni si mescola tra le gente con le sembianze si Henrik, interpretato da Alexandre Willaume, Ostara e il suo uccellino si sono reincarnati e non ricordano chi sono, questo però non impedisce loro di comportarsi secondo la ciclicità e di ripetere la leggenda così come viene tramandata, nonostante essi siano sotto altra forma.

Quasi fino alla fine della serie si pensa che Ida, la sorella maggiore di Astrid e interpretata da Karoline Hamm sia Ostara. Ma Astrid, interpretata da Danica Curcic, ci porta con lei ad una conclusione diversa. L’intero equivoco viene alimentato da Lena, la madre delle due ragazze, che in giovinezza per poter avere un figlio stringe un patto con il Re Lepre.

Un personaggio di carta

Tra i personaggi presenti uno è particolarmente interessante, si tratta del grimorio che Henrik fa volontariamente arrivare nelle mani di Jakob, il compagno di scuola per il quale Ida ha una cotta e che viene interpretato da August Carter. Perché parlo di personaggio di carta? Perché Jakob, per l’intera durata della serie, non è che il portatore del grimorio.

Colui che lo porta nel gruppo di amici di Ida e che sviluppa una curiosità morbosa verso il suo contenuto. Ida e suoi amici arrivano all’isola proprio grazie alle informazioni contenute nel grimorio ed il gioco profetico all’interno delle sue pagine segna il destino dei quattro ragazzi.

 

 


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