“Gli Stati Uniti contro Billie Holiday”

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Gli Stati Uniti contro Billie Holiday” è un film che adatta cinematograficamente il libro del 2015 “Chasing the Scream”, di Johann Hari. 

La storia è quella dell’omonima cantante afroamericana e della sua lotta contro lo Stato. Il Film è  diretto dal regista Lee Daniels.

Fonte Foto: people.com

La trama

Negli anni ’40, il governo degli Stati Uniti lancia una guerra contro la droga. Spinti da pregiudizi razziali, i funzionari presero di mira la popolare cantante Billie Holiday, e cercarono di impedirle di eseguire la canzone di successo “Strange Fruit” (“strano frutto” con un paragone agli uomini neri appesi agli alberi). Il film di Lee Daniels, considerato come serio contendente per la partecipazione alla gara premium dalla Paramount Pictures, all’ultimo momento è stato acquistato dal servizio di streaming Hulu. Una possibile ragione è l’ambiguità del film stesso: i critici lo rimproverano per la sceneggiatura incoerente e sfocata, ma lodano la performance di Andra Day nel ruolo della protagonista.

Fonte Foto: m.123ru.net

“Strange Fruit”

Una cronaca degli ultimi dieci anni di vita di Billie Holiday, una delle principali artiste blues, passata alla storia grazie alla composizione Strange Fruit – un epitaffio ancora risonante alla popolazione nera linciata (la canzone lanciò la lotta per i diritti civili negli USA). Holiday stava combattendo una grave tossicodipendenza che la mise sotto gli occhi dell’FBI, che volle perseguirla non solo per il possesso di droghe illegali, ma anche per l’incitamento a rivolte contro la brutalità della polizia. La fiducia di Billie venne guadagnata dall’agente Federale Jimmy Fletcher, che lavorava per il Bureau. Le voci parlano di una storia d’amore fra loro, che però non è mai stata confermata nella realtà.

L’ambiguità tra i due si nota fin dai primi minuti, ma non ne diminuisce il fascino.

Billie Holiday
Una scena del film.

La vita e la carriera di Billie Holiday, messe in scena da Daniels, sono occasione per riflettere una volta di più sul razzismo e sulla discriminazione razziale.

Un tale numero di film dello stesso tipo ai prossimi Oscar parla solo di una cosa: la presenza di un certo numero di registi astuti che calcolano le possibilità di un film che parli di segregazione razziale in relazione agli uomini di colore.

Il film potrebbe essere di interesse per i fan dei film biografici e per i fan del genere musicale, tuttavia, l’immagine leggendaria di Billie Holiday merita rivisitazioni e adattamenti.


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