Sarà nelle sale cinematografiche dal prossimo 4 novembre il film di Roberto Andò “ Il bambino nascosto” tratto dall’omonimo romanzo del regista stesso. Opera cinematografica che ha chiuso, fuori concorso, l’edizione 2021 della Mostra del Cinema di Venezia. Una pellicola dai risvolti drammatici ed esistenziali che si insinua nella realtà di una Napoli in bilico tra violenza, malavita e al contempo la voglia di riscattarsi e di scoprire i valori dei veri sentimenti.
La trama: una intrusione imprevista cambia la vita di un uomo tranquillo
La storia si svolge tutta all’interno di un palazzo nel quartiere popolare di Forcella. Lì vive Gabriele Santoro, interpretato dall’attore Silvio Orlando, un taciturno e solitario insegnante di pianoforte al conservatorio San Pietro che un giorno, aprendo la porta al postino e lasciando l’uscio socchiuso e incustodito per alcuni minuti, non si accorge che nel frattempo Ciro, il figlio decenne dei vicini di casa, si è introdotto in casa sua per nascondervisi. Solo a tarda sera il “maestro” come lo chiamano nel rione, si rende conto della presenza del piccolo intruso che però tace le ragioni della fuga da casa. La sua famiglia ha strette relazioni con la malavita cittadina e una scarsa capacità di esprimere sentimenti sinceri. In realtà un gesto avventato da parte del bambino lo ha messo in serio pericolo e con lui l’ignaro maestro di musica che decide comunque di tenerlo nascosto. Il ragazzino e il professore che vivono nello stesso condominio pur appartenenti a mondi tanto distanti, nel forzato isolamento e comunanza a cui saranno costretti, avranno modo di conoscersi reciprocamente e di scoprire lati sino ad allora ignorati della personalità di ciascuno.
Una vicenda intimista, toccante e uno spaccato del vissuto del popolo napoletano
Un film che parla di Napoli, delle sue logiche perverse quando è la mafia a dettare le regole del vivere in comune. Ma che tratta anche la sfera dei sentimenti veri, della generosità e del coraggio che possiede la gente partenopea quando si trova a dover affrontare scelte difficili o scomode. Contesti sociali paralleli che spesso si confrontano nel bene e nel male per le strade di questa città unica ed estroversa.
Un ottimo cast e un regista che ama le sale cinematografiche
La pellicola, prodotta da BiBi Film, Rai Cinema e Agat Films, oltre al protagonista Silvio Orlando, annovera tra gli altri, nel cast: Roberto Herlitzka, considerato da molti il migliore interprete teatrale italiano, gli attori napoletani Imma Villa, Lino Musella e Enzo Casertano, e il giovanissimo Giuseppe Pirozzi nel ruolo di Ciro. Il regista e autore Roberto Andò ha voluto fortemente che il film uscisse nelle sale cinematografiche e non in streaming, perché non vadano perdute quelle atmosfere magiche che si creano all’interno della visione condivisa del cinematografo.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.