Il divismo di Hollywood: tra mito e contraddizioni

Il divismo di Hollywood: tra mito e contraddizioni

In principio fu Rodolfo Valentino, la star che conquistò milioni di cuori femminili al punto che, alla sua morte, ci fu un vero e proprio lutto globale. Dopo di lui nel mondo rutilante di luci di Hollywood nacquero altri miti intramontabili che fanno presa ancora oggi, a partire Greta Garbo, Humphrey Bogart, Marylin Monroe, per arrivare alle stelle dei nostri tempi, da Brad Pitt a Leonardo di Caprio, da Natalie Portman a Margot Robbie.

Il divismo di Hollywood tra mito e contraddizioni

Margot Robbie
Fonte foto: wikipedia.org

L’industria cinematografica americana ha generato decine di attori e attrici dotati di un talento e un carisma fuori del comune, che sono divenuti un punto di riferimento per schiere di fan e, grazie al seguito che hanno ottenuto, possono essere paragonati alle divinità dell’antichità classica.

Eppure, conquistare le vette dell’Olimpo cinematografico porta con sé anche tante contraddizioni e purtroppo, a volte, perfino un finale tragico.

Le origini del mito di Hollywood

L’avvento del cinema negli ultimi anni dell’800 ha consentito per la prima volta di replicare con facilità la bellezza e il magnetismo personale degli attori, un tempo relegati ai soli spettacoli nell’ambiente ristretto di un palcoscenico teatrale, prima nelle sale cinematografiche e, poi, nelle case degli spettatori. Una diffusione così potente e su vasta scala delle immagini dei film ha reso in poco tempo l’ammirazione per attori e attrici un fenomeno di massa. Uno dei primi interpreti a bucare gli schermi e catturare l’attenzione di folle di ammiratrici è stato Rodolfo Valentino, l’irresistibile attore di origini italiane che ha stregato le spettatrici con un fascino così seducente che, alla sua morte, diverse fan si suicidarono per la disperazione.

Il divismo di Hollywood tra mito e contraddizioni

Paul Newman
Fonte foto: wikipedia.org

Le star del cinema, da allora, sono divenute dei veri e propri fenomeni da adorare e imitare. Sono così venerate dai loro ammiratori che possono essere equiparate alle divinità delle epoche antiche; non è azzardato, in tal caso, affermare che in attrici dal fascino spumeggiante come Marylin Monroe si può riconoscere la bellezza di Afrodite, dea dell’amore, e nel fascino mascolino di Paul Newman lo splendore di Apollo.

Il cammino faticoso per diventare una star

Il mondo di Hollywood punta tutto sull’aspetto esteriore, proponendo agli spettatori un ideale di bellezza basato su un fisico perfetto, un incarnato luminoso e un atteggiamento impeccabile. Il rispetto di canoni estetici così rigorosi garantisce un’immagine piacevole da vedere, ma in qualche modo artefatta, che non corrisponde alla realtà e, soprattutto, impone agli attori dei sacrifici inimmaginabili pur di mantenere il peso forma ritenuto adeguato dallo star-system e un volto sempre giovane.

Per rimanere all’altezza delle aspettative dei fan che li seguono, allora, le stelle americane sono costrette a ricorrere a estenuanti ore di allenamento, a diete drastiche e in più di qualche occasione perfino all’aiuto piuttosto invasivo della chirurgia estetica, sottoponendosi a interventi su viso e corpo di dubbio gusto e che, ancora una volta, restituiscono agli spettatori un’immagine di bellezza falsata e irrealistica.

Il peso della fama

Molti attori sono riusciti a reggere il peso della fama, mantenendosi sulla cresta dell’onda per tutta la loro carriera nonostante il passare dell’età e conservando l’allure che li contraddistingueva in gioventù, ma molti altri non ne sono stati capaci e, purtroppo, sono precipitati in un vortice di autodistruzione.

Il divismo di Hollywood tra mito e contraddizioni

River Phoenix, fratello del celebre Joaquin.
Fonte foto: wikipedia.org

La lista di interpreti deceduti giovani, in circostanze oscure e quasi sicuramente legate al tormento interiore di non ritenersi all’altezza delle richieste pressanti dell’industria cinematografica, è lunghissimo.

Basta pensare a personalità di spicco come Marilyn Monroe, James Dean, River Phoenix o Heath Ledger, intrepreti indimenticabili venuti a mancare troppo presto, per rendersi conto che l’universo scintillante di luci di Hollywood, che attira centinaia di aspiranti star, disposte a tutto pur di entrare nel mondo delle celebrità, e migliaia di spettatori affascinati da una bellezza algida e perfetta, può quindi tramutarsi con fin troppa facilità in un’arma a doppio taglio.