Fonte foto: Dituttounpop
È uscito su Netflix, lo scorso 18 agosto Isola Nera, un film ambientato sull’isola di Amrum, nei pressi della costa tedesca del mare del Nord.
La trama
È la storia di Jonas Hansen, un adolescente che, dopo la morte dei genitori, avvenuta in modo tragico, è costretto a trasferirsi da suo nonno Friedrich che vive – appunto – sull’isola di Amrum. Il giovane è traumatizzato da questo repentino cambio di vita e di ambiente, questo non lo facilita nel suo processo di crescita. È introverso, ma molto bravo nella scrittura, passione osteggiata da suo nonno e, prima di lui, da suo padre. L’esistenza del ragazzo è di nuovo sconvolta con l’arrivo a scuola della supplente di tedesco, Helena Jung, con la quale, nonostante la netta differenza d’età, inizia una relazione proibita e al tempo stesso appassionata. Il protagonista, non immagina che, dietro le attenzioni particolari e gli incoraggiamenti dell’insegnante a esercitare il suo talento, c’è un progetto mortale da parte di quest’ultima.
Qual è il diabolico piano di Helena? Perché si è introdotta nella vita di Jonas, rendendolo il mezzo per raggiungere il suo scopo?
Il cast
Il film è diretto da Miguel Alexandre che, insieme a Lisa Carline Hofer, ha anche scritto la sceneggiatura. È un thriller con elementi soft porno che, immerso nelle atmosfere dei paesaggi del Nord Europa, ne fa il mix ideale per un film di successo targato Netflix. Il ruolo del protagonista Jonas è interpretato dall’esordiente Philip Froissant, Helena Jung, l’intrigante docente di tedesco, è impersonata da Alice Dwyer che ha partecipato in diversi film, come “Heidi” (2001), “Una vita tranquilla” (2011), “La ragazza dalle nove parrucche” (2013) e “Gli invisibili” (Die Unsichtbaren) (2017).
Nei panni del nonno Friedrich troviamo Hanns Zischler, anche lui attore di grande esperienza.
Ha lavorato in numerose produzioni, come “Estate in città” di Wim Wenders (1970), “Francesco”, regia di Liliana Cavani (1989), “Munich”, regia di Steven Spielberg (2005) e “Rommel” (2012).
Nato in un torrido ferragosto del 1968 a Milano, dove vive tutt’ora.
Si considera vecchio fuori, ma giovane dentro: in realtà è vecchio anche dentro.
La scrittura è per lui un piacere più che una passione, dal momento che – sua opinione – la passione stessa genera sofferenza e lui, quando scrive, non soffre mai, al massimo urla qualche imprecazione davanti al foglio bianco.
Lettore appassionato di generi diversi, come il noir, il thriller, il romanzo umoristico e quello storico, adora Calvino, stravede per Camilleri e si lascia trascinare volentieri dalle storie di Stephen King e di Ken Follett.
Appassionato di musica, ascolta di tutto: dal rock al blues, dal funky al jazz, dalla classica al rap, convinto assertore della musica senza barriere.
Nel 2020 è uscito il suo primo romanzo, dal titolo “L’occasione.”, genere umoristico.
Ha detto di lui Roberto Saviano:”Non so chi sia”.