È stato annunciato dal trailer, sarà in uscita su Netflix dal 15 di settembre in esclusiva mondiale, “Schumacher”, il documentario sulla vita di Michael Schumacher. Si annuncia un ritratto intimo del campione tedesco. Non solo le grandi vittorie dei mondiali di Formula 1 che l’hanno visto sette volte sul podio, ma la sua vita nel privato, i rapporti con la famiglia, i figli Gina e Mick, i colleghi e il team Ferrari.
Avvalendosi di immagini di repertorio anche inedite e delle testimonianze di chi gli è stato più vicino sia nell’ambito professionale che nella vita privata, il film vuole rappresentare la figura del pilota, divenuto un mito della velocità e della precisione sui circuiti della massima categoria automobilistica, nei suoi aspetti meno conosciuti di uomo e di leader. Puntiglioso e attento, dall’apparenza fredda e distaccata, ha però sempre saputo infondere sicurezza e entusiasmo nei compagni di avventura, facendosi apprezzare sia per le sue capacità di leadership, sia per le doti umane di generosità e comprensione.
Un talento naturale
Sin da ragazzo, come racconta lui stesso, la passione per le auto e la velocità ha esercitato un grande fascino sul futuro campione. Il giovane Schumi gareggiava sui go-kart riadattando al suo veicolo le ruote che altri gettavano via e riuscendo comunque a vincere le gare. Correva studiando le piste e affrontando consapevolmente gli ostacoli che ogni circuito possedeva, cercando sempre di migliorarsi. Queste qualità e le sottigliezze professionali acquisite, gli saranno di grande aiuto quando approderà con successo alle varie categorie di gare automobilistiche, sino alla formula uno. Nel 1991 esordisce in Belgio con la Jordan nel Gran Premio Mondiale che vincerà per la prima volta nel 1994 con la scuderia Benetton. Ma è la Ferrari il marchio con il quale avrà i maggiori trionfi (campione del GP dal 2000 sino al 2004 consecutivamente) e che diventerà per dieci anni la sua “famiglia”, consacrandolo come uno dei migliori piloti di tutti i tempi.
L’unico docu-film approvato dalla famiglia
Nel dicembre del 2013, ad un anno dal suo ritiro definitivo dalle competizioni, Michael Schumacher è rimasto gravemente ferito in un incidente con gli sci sulla pista di Meribel in Francia. Da allora ha trascorso diversi mesi in coma e a tutt’oggi vive appartato nella sua casa vicino a Losanna, nel massimo riserbo da parte della famiglia sulle sue condizioni di salute.
La regista Vanessa Nocker in questa testimonianza visiva, prodotta da Benjamin Seiker, ha dato vita a un ritratto del campione il più possibile attinente al reale, ricostruendo le fasi più importanti della sua carriera e della sua sfera privata, sempre custodita lontano dalle ribalte pubbliche. La moglie, Corinna Betsch, ha voluto che il film rispecchiasse gli aspetti meno noti della personalità di Michael, collaborando attivamente con la produzione per rendere un’immagine veritiera del marito. Per questa ragione è l’unico filmato ad essere riconosciuto ufficialmente dalla famiglia.
Un doveroso documentario esaustivo e attendibile dunque, che ci rivela la vita e la personalità di questo mito dello sport.
Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea.
Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, negli anni ’80 e ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: Terzoocchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste ed il genovese ExArte .
Inoltre affiancherà attivamente come consulente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza.
Ha partecipato all’organizzazione di numerosi eventi, tra i quali l’anniversario del centenario dell’Istituto d’Arte di Chiavari e la commemorazione del trentennale della morte del poeta Camillo Sbarbaro a S. Margherita L.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: “La strana faccenda di via Beatrice D’Este”, un giallo fantasioso e “intimista”.
Nel 2018 pubblica il fantasy storico “Tiwanaku La Leggenda” ispirato alla storia ed alle leggende delle Ande pre-incaiche.
Attualmente collabora con alcuni blog e riviste on-line come “Chili di libri, “Accademia della scrittura”,
“Emozioni imperfette”, “L’artefatto”,” Read il magazine” e “Hermes Magazine” occupandosi ancora di critica d’arte e di recensioni letterarie.