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Luca Marinelli: un neo Mussolini
L’avvenente trentottenne attore italiano, Luca Marinelli, vincitore di un David di Donatello, di due premi al Festival di Venezia e di due Nastri d’argento, è Mussolini in “M. Il figlio del secolo”. Questa interessante serie Sky è stata annunciata al Festival del Cinema di Roma ed è stata tratta dall’omonimo romanzo bestseller di Antonio Scurati, che nel 2018 aveva anche vinto il Premio Strega per questo titolo.
Il regista e le riprese
Otto sono gli episodi, diretti da Joe Wright, che ha scelto il volto dell’attore dopo molti ruoli iconici, da Diabolik a De André. Per questo grande progetto non si poteva non pensare ad un talento autentico ed eclettico come Luca Marinelli, adattissimo per un ruolo tanto complesso qual è quello di Mussolini. Dunque, un interprete italiano si cala nelle vesti di un celeberrimo personaggio storico nostrano, sulla direzione di un regista e produttore cinematografico britannico, conosciuto principalmente per grandi film, come Orgoglio e pregiudizio, Espiazione e Anna Karenina. Un connubio perfetto.
Le riprese dovrebbero partire già nelle prossime settimane negli studi di Cinecittà e sarà davvero bello conoscere una nuova versione del Duce.
I contenuti della serie
La serie racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere del Duce. Nei primi episodi, in particolare, si ripercorrerà la fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino ad arrivare al discorso di Mussolini in Parlamento dopo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti nel 1924.
Ma non si tratta soltanto di una riproduzione storica. La particolarità di questo progetto consiste anche, e soprattutto, nel racconto delle vicende private di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie Rachele, l’amante Margherita Sarfatti e con altre importanti figure dell’epoca. Come nel romanzo, anche nella serie si coglie l’occasione per raccontare dell’Italia, un paese che si è fatto affascinare da un dittatore.
Un tema scottante
Il romanzo di Scurati, uscito per Bompiani nel 2018 e già tradotto in ben 46 paesi, è stato un grande successo con vendite di oltre seicentomila copie. Questo immenso successo è dovuto anche alla trattazione del tema, purtroppo di tragica attualità. Abbiamo bisogno proprio di narrazioni di questo tipo, capaci di risvegliare la passione della libertà, in quanto la lotta tra la democrazia e le dittature non è affatto finita.
Laureata in Lettere e in Filologia Moderna, nasce a Napoli il 10/09/1989 e vive a Parete, in provincia di Caserta. Sposata, madre di Michele e spesso dedita con passione all’arte culinaria. Docente presso un istituto d’istruzione superiore e giornalista pubblicista, iscritta all’albo dal 28 gennaio 2019, nutre una certa passione per la scrittura prosastica e poetica. Come l’araba fenice costituisce il suo esordio narrativo.