Grottammare, la perla dell'Adriatico

Grottammare, la perla dell’Adriatico

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Fonte foto: Comune Grottammare

Siamo nelle Marche, centro Italia – per chi mastica poco la geografia – provincia di Ascoli Piceno. Grottammare, denominata come la perla dell’Adriatico, è una delle località balneari preferite della riviera marchigiana, ma anche tra quelle che vanta i maggiori riconoscimenti, tra cui la bandiera blu, assegnata a chi rispetta i criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio e quella verde, per le spiagge a misura di bambino.

La fama di questo borgo, non è dovuta solo al turismo marittimo, ma anche per le bellezze al suo interno; infatti può vantare un cuore medievale che affascina i turisti che la visitano ogni anno.

Un po’ di storia

Ci sono due ipotesi sull’origine di Grottammare. La prima presume che sia stata fondata sui resti del tempio della Dea Cupra – una divinità pagana – la dove ora si trova la chiesa medievale di San Martino, al cui interno ci sono un sacrario pagano e una lapide marmorea che attesta la ricostruzione del suddetto tempio a opera dell’Imperatore Adriano nel II secolo d.C. La seconda fa riferimento alla presenza di ruderi di un antico villaggio – Pater Janus – edificato lungo la strada che, in tempi pre-romani, conduceva a Fermo. Come gran parte del centro Italia, è stata per lungo periodo abitata dagli Etruschi e ha avuto modo di svilupparsi, oltre per i terreni fertili, e per l’abbondanza della fauna ittica, anche grazie alla presenza di un porto naturale che permetteva ai suoi abitanti di difendersi da possibili invasori.

Inevitabilmente, però, è stata terra di conquista dei più forti Romani che l’hanno fatta prosperare ancora di più, grazie anche ai commerci. È probabile che il nome di Grottammare abbia origini nel X secolo, quando era chiamata Grocte o Grupte, in questo periodo venne costruito il castello di Grupte per difendersi dai continui attacchi dei Saraceni, cosa che le diede anche una certa autonomia. Autonomia che perse un paio di secoli dopo, quando il Vescovi di Fermo, con astuzia, riuscirono a farsi annettere, appoggiati dallo Stato Pontificio, la Rocca e il porto.

Il cuore medievale

Ci fermiamo qui con le nozioni di storia, non tanto perché il seguito potrebbe essere meno interessante – anzi – quanto perché voglio parlarvi del cuore medievale di Grottammare. Si trova, infatti, sul promontorio che domina la città e che offre delle belle viste; tutto ciò, insieme ai vicoli suggestivi e alla balconate fiorite a strapiombo sul mare, ne fanno uno dei borghi medievali più belli d’Italia. Il centro nevralgico è piazza Peretti: di forma trapezoidale, è contornato da antichi edifici in mattonelle ocra. C’è anche il loggiato panoramico da cui si può ammirare il Teatro dell’Arancio e la Chiesa di San Giovanni Battista.

Il teatro dell’arancio

Denominato così, per via della pianta d’arancio, collocata al centro della piazza Peretti, di cui occupa la parte orientale. La facciata è in mattoni a vista e si sviluppa su tre ordini di diversa altezza, al centro di essa, si può ammirare la statua di Papa Sisto V, che nacque proprio a Grottammare. È stato restaurato nel 2003 ed è attrezzato come spazio espositivo.

Chiesa di san Giovanni battista

Costruita tra il IX e il X secolo, ha una facciata sobria, sia per lo stile architettonico che per i materiali utilizzati, è divisa in tre parti ed è sormontata da un timpano triangolare. È stato completamente demolito, seguendo dei progetti che prevedevano la costruzione di un teatro adiacente, e in seguito ricostruito nel 1802, com’è testimoniato dalla data incisa su un mattone collocato sul lato occidentale. Al suo interno si può visitare il Museo Sistino, dove si possono ammirare gli oggetti donati da Papa Sisto V alla sua città natale. Altri edifici di interesse non trascurabile, troviamo Palazzo Priorale, l’Altana dell’Orologio e la Loggia.


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