I castelli più spettrali d’Italia

Prima di iniziare il tour virtuale dedicato ai castelli più spettrali d’Italia devo darvi una piccola indicazione: prestate attenzione ai link perché non è la prima volta che il nostro magazine vi parla di questo argomento. Ancora una cosa, per essere spettrale un luogo deve essere, almeno presumibilmente, abitato almeno da un’entità non esattamente cordiale.

Castello Orsini-Odescalchi

Si tratta dell’abitazione in cui Isabella De Medici ha combinato le sue marachelle da vedova nera. Purtroppo per lei però non era vedova affatto e ad un certo punto, sempre tra queste mura, la bella e dannata duchessina fragile trova la morte per mano del marito.

Il castello che infesta non risulta essere un problema per le donne alla sola condizione che non si permettano di scegliere come location del proprio matrimonio la sua casa. In tal caso il matrimonio presto o tardi risulterà essere un vero disastro. Per gli uomini tutt’altra faccenda! Il passatempo preferito di Isabella era quello che portare con nella sua camera uno o più amanti e dopo essersi divertita li pregava di attenderla nel salottino accanto. Oltre la porta però non c’era affatto un salottino ma un un buco nel quale il malcapitato di turno finiva senza rendersene conto.

Stufo dei tradimenti e della condotta della moglie Paolo Giordano Orsini prende la decisione di strangolarla con un nastro rosso.

Il castello è visitabile e di notevole bellezza. Probabilmente senza aver letto quanto scritto lo avreste visitato senza domandarvi se qui potesse essersi soffermata un’anima a riflettere sulla propria eternità.

 

Castello di Montebello

Su questo castello, sito a Poggio Torriana, pesa la scomparsa della piccola Azzurrina così soprannominata per i suoi occhi e i capelli tanto chiari da avere riflessi che parevano azzurri. In vita, sul finire del lontano 1300, era la figlia del feudatario di Montebello. Guendalina, questo il vero nome della bambina, scopare in circostanze misteriose cadendo nel nevaio del castello la notte del solstizio d’estate.

il giocoso e imprevedibile comportamento della presenza della piccola attira tra le mura della sua casa un gran numero di curiosi. Anche in questo caso il castello è adibito a museo e quindi facilmente visitabile. Mi raccomando, se scegliete di andare a trovarla: attenti a non scivolare mentre seguite la sua impercettibile melodia.

 

 Castello della Rotta

Si tratta del Castello più infestato d’Italia ed è sito a Moncalieri, in provincia di Torino. La storia ha voluto per questo luogo un destino di morti violente e battaglie sanguinose sin dalle sue origini risalenti al VI secolo. Morte chiama morte, così ai caduti di guerra si aggiungono morti per gelosia. Il castello della Rotta non è un luogo da visitare a cuor leggero e non è di facile accesso come i due precedenti. Il castello non versa in buone condizioni ed il tempo sta agendo sulla morte della pietra insanguinata.

Castello di Malpaga

Sito a Bergamo, si tratta di un castello di facile accesso, con eventi calendarizzati e visite guidate, anche qui troviamo un fantasma pronto ad accoglierci. In questo caso si tratta di uomo ben vestito che è solito mostrarsi senza fare mai del male a nessuno. Leggenda vuole che fosse innamorato della castellana e che il marito geloso delle attenzioni che le rivolgeva lo uccise gettandolo nel pozzo. Le sue vesti di velluto scuro ci indicano che prima del trapasso vivesse in epoca rinascimentale.

 

Rocca di San Leo

Inespugnabile castello e terribile prigione, sita vicino Rimini, si può andare a visitare per vedere un bel museo ed un mirabile esempio di Rocca fortificata o per incontrare il fantasma di Cagliostro. Questo infatti è il luogo in cui l’uomo passato alla storia come esoterista, alchimista e abile truffatore ha finito i suoi giorni in catene. Pare che dalla sua cella si possano udire rumori come e lamenti. Per quanto ne so io, se voi vi fermate per ascoltare questo gioco che vi propone lui in realtà è alle vostre spalle che ride dell’ingenuità del suo visitatore.

 

Qualcosa in più?

Se non siete ancora sazi vi ricordo di seguire i consigli che Matteo Pellegrini ci aveva dato durante una piccola intervista che trovate qui

E nell’atteso della prossima meta di dark experience che vi stiamo preparando vi lascio in compagnia dei fantasmi dell’ovest, una passeggiata tra i castelli infestati sul filo dell’acqua