La Scarzuola, dove si trova la città ideale di Tomaso Buzzi?

La Scarzuola, dove si trova la città ideale di Tomaso Buzzi?

Fonte foto: viaggievacanze.com

Con la Scarzuola ci troviamo in Umbria, nel polmone verde dell’Italia. È qui che Tomaso Buzzi ha reso tangibile la sua idea di città ideale, un luogo magico, che associava ad una vera e propria macchina teatrale fatta di scale, passaggi attorcigliati, palcoscenici e anfiteatri. Dunque, un luogo incantato e avvolto da un’aura fiabesca.

Le origini

La Scarzuola, originariamente, era un convento tanto voluto e fatto costruire da San Francesco d’Assisi. Si trovava in un luogo sperduto, lungo una strada piuttosto tortuosa e tra le colline umbre. Si trova a Montegiove, nel comune di Montegabbione, in provincia di Terni.

Secondo la storia, deve il suo nome ad una capanna di scarza, una pianta palustre, che, secondo la tradizione, San Francesco d’Assisi costruì nel 1218 durante una delle sue peregrinazioni, nel luogo in cui piantò un cespuglio di lauro e di rose e da cui poi, sgorgò miracolosamente dell’acqua sorgiva. In quel luogo nel 1282 venne edificata dal nobile Nerio di Bulgaruccio dei Conti di Montegiove una chiesa con un piccolo convento francescano.

Nell’abside della chiesa, dedicata alla Santissima Annunziata, è conservato un affresco della prima metà del XIII secolo che raffigura San Francesco in levitazione. Si tratta di una delle prime raffigurazioni del santo. Tutta l’opera è stata costruita in tufo.

Il convento fu abbandonato dai frati nel Settecento e venne notato nel 1956 da uno dei maggiori architetti italiani del Novecento, il milanese Tomaso Buzzi.

La costruzione

È proprio nel luogo del convento che Tomaso Buzzi fece costruire una sua città ideale, incentrata su sette teatri e ispirata all’ideale umanistico della composizione armonica di natura e cultura. L’artista tracciò un percorso ricco di simbolismi, basato sul poema illustrato italiano Hypnerotomachia Poliphili: un viaggio iniziatico alla scoperta di noi stessi.

La città buzziana è una specie di autobiografia in pietra, che prende forma tra il 1958 e il 1978 e che rimane volutamente incompiuta. La visita alla città di Buzzi nasce come un percorso di introspezione e di libera interpretazione, non sempre facile.

L’autore, infatti, non ha lasciato spiegazioni dell’opera, lasciando al visitatore, appunto, il libero pensiero.

I dettagli

Buzzi progettò e fece costruire la sua città ideale come una grande scenografia teatrale, una sorta di città-teatro.

Tutto il complesso è come se fosse una grande scenografia che riprende le bellezze e le grandi opere del passato, come Villa Adriana per la palestra, la piscina e le terme, Villa d’Este per la Rometta dell’architetto-archeologo Pirro Ligorio, i sette edifici nell’Acropoli (Partenone, Colosseo, Pantheon, Piramide, Torre dei Venti, Tempio di Vesta, la torre dell’orologio di Mantova), Bomarzo per l’effetto di gioco e meraviglia per quanto riguarda dettagli come barca, Pegaso, mostro.

Tutti questi elementi vengono ripresi dal progetto di Buzzi intrecciandosi grazie a passaggi labirintici, scale, camminamenti a spirale, anfiteatri, colonnati, torri, tutti inseriti in un’unica scenografia, che riprende i modelli di grandi architetti come Andrea Palladio. Un’opera unica, complessa, originale, che lascia ai visitatori svariate e personali prospettive e interpretazioni.

Il percorso

Il viaggio comincia dal giardino dietro il convento, che simboleggia le strade alternative che l’uomo può scegliere nel corso della propria esistenza.

Il resto del percorso segue spazi generati da architetture simboliche, non facili da interpretare, ma spiegati dalle descrizioni di Marco Solari, proprietario della Scarzuola e nipote di Tomaso Buzzi.

Questo singolare percorso termina all’Acropoli, simbolo della piena realizzazione di se stessi. È una costruzione surreale, che racchiude la tradizione del sacro e l’innovazione del profano e che, per quanto ci si possa sforzare di raccontare a parole, non sarà mai possibile farlo davvero racchiudendo tutta la sua essenza.

Come visitare la Scarzuola

La Scarzuola è un parco privato e per visitarla è necessaria la prenotazione chiamando il numero 0763/837463 o inviando una mail a info@lascarzuola.com. La visita dura circa due ore. Sarà Marco Solari a fornire le prime date disponibili per la visita con i relativi orari.

Il costo dell’ingresso è di 10 euro a persona per gli adulti e gratuito per i bambini entro i 12 anni. Le visite si svolgono tutto l’anno a partire da un minimo di 8 persone. Si possono trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale della Scarzuola.