Le Caldane, le terme naturali etrusche

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Fonte foto: ToscanaDay Valdelsa.net

Conosciute comunemente come Le Caldane,  le Terme Toscane del Calidario, poste nei pressi di Venturina, nel cuore della Maremma, dopo la frazione di Gracciano, in direzione sud, sono fra le più famose terme presenti in Toscana, regione che non manca di luoghi affascinanti e ricchezze di ogni tipo.

Le acque de Le Caldane sgorgano dalle sorgenti a una temperatura di circa 20 gradi e sono ricche di sali minerali, si depositano tra ruderi antichi e sono incorniciate da una natura lussureggiante di incredibile bellezza. Il risultato è suggestivo: specchi naturali caratterizzati da acque limpide e atmosfere quasi fiabesche.

Lo scenario

La Sorgente del Calidario dà vita a un laghetto tra i più importanti a livello europeo per la sua grandezza, una superficie d’acqua di circa 3.000 mq. Un laghetto millenario dalle storiche proprietà terapeutiche che la Natura ha regalato alla Val di Cornia grazie alla risalita di un corpo granitico a elevata temperatura, avvenuta circa 6 milioni di anni fa.

Un flusso sotterraneo, che perenne lentamente scorre a grandi profondità e si arricchisce dalle rocce calcaree fratturate traendone microelementi minerali benefici per la pelle e le ossa.

Le piscine sono delimitate da ruderi pietrosi, sovrastate dagli alberi e circondati dai verdi boschi della campagna toscana, dove un tempo si trovava anche un mulino. Alla tranquillità ambientale fa il paio la poca notorietà di questo luogo, inspiegabilmente non troppo conosciuto dai turisti, nonostante fascino e struttura siano rimaste pressoché intatte nel corso dei secoli.

Un po’ di storia

Erano già conosciute dagli Etruschi e sono state sfruttate moltissimo anche dai Romani.

Il Calidario Terme Etrusche è la testimonianza di un percorso culturale iniziato in un tempo in cui gli Etruschi sfruttavano i benefici effetti dei vapori del laghetto naturale, percorso che è giunto fino a noi.

Le terme furono distrutte dalle truppe senesi nel 1260, in pieno Medioevo, e parzialmente ricostruite dai colligiani attorno alla metà del Quattrocento, prima di un ulteriore restauro nel corso del XIX secolo. Fu allora che la pavimentazione delle vasche, profonde circa un metro e mezzo e originariamente costituite da mosaici, venne ripristinata con un lastricato in pietra, contenente a sua volta altre due vasche più piccole, e l’aggiunta di una scaletta in ferro utile per facilitare l’immersione.

Ancora oggi, a 400 metri dal Calidario è possibile notare una piccola torre, detta di Caldana o più tecnicamente denominata Mausoleo di Caio Trebazio, nelle cui vicinanze sarebbe stato rinvenuto un sigillo romano con l’iscrizione Caius Trabatius, e l’iscrizione di una terzina probabilmente dettata dal conduttore delle terme romane che, scritta nella Tabula Peutingeriana ai tempi di Teodosio nel sec. IV d.C., recitava:

“Ad onta dei seguaci di Galeno dona salute a Venere e Mercurio ignea vena che mi stilla in seno”.

Un breve filmato vi invita a programmare una sosta in questa meraviglia: la visita è possibile durante tutto l’anno ed è gratuita.

Il Calidario offre oggi  il Thermarium, un percorso in un ambiente suggestivo con sauna, bagno turco, docce sensoriali, vasca con idromassaggi, area relax dove si possono gustare tisane calde, trattamenti sensoriali e massaggi nella Spa.
C’è anche un Ristorante, Aquolina dove scoprire la cucina tradizionale toscana con oltre 300 vini italiani e stranieri in attesa di essere degustati.

 


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