torri saracene

Le Torri Saracene di Forio d’Ischia

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Fonte foto: Facebook.com

Siamo a Forio d’Ischia e ci troviamo nel 2022. Ci rendiamo conto che la località è costellata da numerose fortificazioni che vengono chiamate torri saracene, e ci viene raccontato che queste hanno avuto un importante compito nel corso della storia: difendere la città e l’isola dai temibili saraceni.

Ma chi sono questi signori del mare tanto menzionati nei libri di storia? Ma soprattutto, quali sono le vere torri saracene di Forio? In quest’articolo parleremo di tutte queste cose, ovviamente senza escludere la storia della città stessa.

Forio d’Ischia e la sua importanza strategica

All’anagrafe semplicemente Forio, la città si trova nell’estremità occidentale dell’isola, affacciandosi dunque sul mare aperto. La sua storia antica è praticamente avvolta nel mistero: si pensa che fosse abitata da coloni magnogreci, soppiantati poi dai Partenopei e dunque dai Romani. Ciò che si conosce molto bene, invece, è che il luogo è stato diverse volte oggetto di invasioni e saccheggi da parte dei cosiddetti Saraceni, che per tutto l’Alto Medioevo terrorizzavano le coste italiane.

Per sfuggire ai predoni, la popolazione che abitava l’isola si era rifugiata sulle alture, e qui cominciò a costruire i primi nuclei urbani e difensivi. Sotto le dinastie Sveva e Normanna, i vari castelli si arricchivano di chiese, mentre con l’arrivo degli Angioini prima e degli Aragonesi poi, Ischia si muniva anche di fortezze vere e proprie. Nel frattempo, i centri abitati si munivano anche di veri e propri torrioni, e questo è stato il caso di Forio, che si vide rafforzare le sue difese con queste torri saracene.

Ma chi sono questi Saraceni?

Un Saraceno, ad oggi, non sarebbe altro che una persona normalissima proveniente dalla Penisola araba oppure semplicemente una persona di origini nordafricane (berberi, tamazigh) o mediorientali (arabi per l’appunto, turchi, eventualmente anche curdi) che professa l’Islam. Non ci vedremmo nulla di male nel 2022.

Ora, proviamo a fare un enorme balzo indietro nel tempo. Siamo intorno al 900 d.C. ad esempio, e ci troviamo proprio dove oggi sorge Forio. Ecco, ora i Saraceni non sono più normalissime persone che ci salutano e che ci invitano a prendere un caffè al bar, bensì dei veri e propri corsari che razziano le coste italiane (e non solo), uccidono o rapiscono persone e si portano via tutto ciò che ha valore.

Cosa fai, dunque, per difendere la tua casa, la tua famiglia e la tua terra (e magari sperare di non essere ucciso o, peggio, portato via con la forza e diventare così oggetto di un salato riscatto)? Ti rifugi dove puoi e cominci a costruire almeno dei bastioni difensivi.

Le torri saracene

Ora veniamo all’argomento centrale di quest’articolo: le torri saracene. Se ne contano ben quattordici su tutto il territorio foriano. Alcune sono costruite a pianta circolare, mentre altre sono a pianta quadrangolare. Ebbene, le più antiche tra le due tipologie sono proprio le circolari. Infatti, le quadrate sembrano essere di molto successive alle invasioni saracene: pare siano state edificate tra la metà e la fine del Cinquecento.

Quindi, è sbagliato definirle comunque saracene? Tecnicamente . Nonostante ciò, non facciamo di certo a meno di includerle nel patrimonio medievale di Forio! Comunque, ogni torre ha un nome: Torrione, Torre di Scaro, Torre della Spiaggia, Torre Quattrocchi, Torre Casa Patalano, Torre Costantina, Torre di Cigliano, Torre del Cierco, Torre di Milone, Torone, Torre di Nacera, Torre di Baiola, Torre di Casa D’Ascia e Torre della Cornacchia.

Quali sono le più antiche? La risposta è presto data: quelle che sembrano essere le vere torri saracene portano i seguenti nomi: Torrione, Torone, Torre Costantina e Torre del Cierco. Ebbene, queste sono a pianta circolare e più antiche di tutte le altre… ma di quanto? Ebbene, se guardiamo il periodo in cui sono state edificate dovremmo urlare “Falso! È tutto falso! Sono di poco più vecchie di tutte le altre!!“, ma chi può dirci che tutte siano state erette ex novo anziché ricostruite su precedenti torrioni dell’Alto Medioevo? D’altronde, finite le invasioni saracene iniziano quelle ottomane, che interesseranno il Medierraneo proprio per tutto il Cinquecento.

Quali sono le più belle?

La più celebre è sicuramente la Torre Torone. Costruita nel 1534 impiegando soltanto tufo verde d’Ischia, è situata tra il mare e il centro abitato e fungeva sia da rifugio durante le invasioni, sia come torre di avvistamento. Per un certo periodo, è stata anche la residenza di un corsaro ottomano, il celebre Dragut.

torri saracene

Fonte foto: torretorone.com

C’è poi la suggestiva Torre Quattrocchi, inglobata nel fitto tessuto urbano della città di Forio, ma visibile comunque poiché svetta sulle casette basse. Questa è stata una “classica” fortificazione a pianta quadrangolare che ha visto la luce nella seconda metà del XVI secolo. In origine, doveva essere più grande rispetto alle altre torri, ma alle dimensioni attuali si può dire che sia bastata per difendere una delle parti più esposte agli attacchi dei pirati.

torri saracene

Fonte foto: Facebook.com

Infine citiamo l’imponente pianta circolare che svetta, anch’essa, sulle basse abitazioni del centro storico di Forio. Stiamo parlando de Il Torrione, probabilmente la più importante fortificazione della città. Costruita nella prima metà del XVI secolo, era di estrema importanza per la difesa dell’isola, considerando anche il sistema ingegnoso di cui faceva parte: da esso, infatti, potevi “vedere” anche le altre torri limitrofe, e dunque le comunicazioni con le guarnigioni vicine erano facilitate di molto. In particolare, dal Torrione si potevano vedere Costantina, Quattrocchi, Torone, e Schiano.

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Fonte foto: booking.com

Non solo a Forio

Le torri saracene non erano esclusive della città di Forio. Infatti, tutta l’isola di Ischia ne era costellata. Molte di queste sono certamente andate distrutte, mentre altre sono state trasformate in qualcos’altro, come abitazioni private. Teniamo anche in considerazione l’esistenza del Castello Aragonese nell’estremità orientale dell’isola, dal quale si può vedere Procida in tutta tranquillità.

In più, tutta la zona dell’antico Regno di Napoli a partire da Gaeta era puntellata sia di torri solitarie che di fortificazioni più complesse, spesso di epoca Angioina od Aragonese. Insomma, di patrimonio storico ed architettonico ne abbiamo davvero tanto, oggi spetta a noi tutelarlo e soprattutto ammirarlo!


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