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Rocca di Papa è uno dei comuni che fanno parte dell’area metropolitana di Roma. Si trova, quindi, nell’eterogeneo territorio del Lazio, incastonato tra gli Appennini e il mar Tirreno. La sua storia risente delle influenze dei Latini e della Chiesa Cattolica e ciò ha di conseguenza influenzato anche le opere architettoniche.
Un po’ di storia
In origine vi era Cabum, una tra le trenta città della Lega Latina ma, come tutte le comunità del Latium Vetus, fu distrutta in seguito alle rappresaglie di conquista romane. Sopravvisse soltanto l’Arx Aesulana, ovvero l’altura dove si esercitava il culto di Giove. Ai piedi della rupe (la rocca, appunto) si insediarono gli abitanti convinti di ricevere protezione dagli dei. La rocca, però, era situata in modo strategico e nel corso dei secoli venne utilizzata diverse volte: vi si sarebbe rifugiato Papa Benedetto IX dopo l’espulsione da Roma, fu utilizzata per imprigionare gli ostaggi di Carlo V nella prima metà del 1500 e, infine, dopo incendi e altre devastazioni, fu utilizzata come rimessa agricola.
Rocca di Papa oggi
Oggi quell’area specifica è stata adibita a zona archeologica e il paese vero e proprio sorge ai piedi del Monte Cavo: esso fa parte del Parco Regionale Castelli Romani. Nel centro storico, troveremo la Chiesa di Santa Maria Assunta, in cui è possibile, tra le altre cose, ammirare il famoso dipinto in cui è ritratta una versione del Cristo molto particolare. Si tratta infatti di una creatura androgina, uomo e donna insieme, che vorrebbe simboleggiare la perfezione data dall’unione dei due sessi. Tra gli altri edifici storici (Chiesa del Santissimo Crocifisso, Chiesa del Sacro Cuore, Convento di Santa Maria ad Nives), segnalo il Santuario della Madonna del tufo.
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È stato edificato in seguito ad una presunta apparizione della Madonna, che salvò un viandante dalla caduta di un masso dal Monte Cavo: l’uomo avrebbe implorato la Vergine Maria e questa avrebbe arrestato la caduta dell’enorme pietra all’istante.
La piazza principale è Piazza della Repubblica ma, da un punto di vista prettamente storico, Piazza XX Settembre risulta davvero interessante da visitare. Ancora oggi conserva la sua forma originale: essa fu costruita durante il Sacro Romano impero, nel periodo di dominazione di Ludovico il Bavaro.
Fonte foto: Wikipedia
Nei dintorni
Tra Rocca di Papa e la vicina Ariccia, ci imbatteremo in una situazione singolare: la strada appare in salita, ma in realtà è una discesa. Si tratta di un effetto ottico dovuto all’incrociarsi di due discese. Per smentirlo, basterà appoggiare un oggetto sul tratto di percorso in questione: esso rotolerà senza esitazioni. Nei dintorni, quindi, oltre ad Ariccia, troveremo tutti gli altri comuni facenti parte dei Castelli romani. Si tratta di località in cui si trovano le abitazioni appartenenti alle famiglie feudali romane dei Savelli, degli Annibaldi, degli Orsini e dei Colonna.
Cosa mangiare
Vi sono numerosi ristoranti, sparsi su tutto il territorio. I piatti tipici sono quelli delle colline laziali: prodotti a base di funghi, castagne, porchetta e altri derivati del maiale. In particolare, la Pizza di Pasqua è un panificato lievitato che viene proposto durante il periodo pasquale.
Fonte foto: Giallo Zafferano
Come arrivare
Da Roma, è possibile arrivare a Rocca di Papa in meno di mezz’ora. Esistono diversi autobus di linea che coprono la tratta ma, per quanto riguarda gli orari, è sempre meglio informarsi con le ditte che li forniscono. Essi potrebbero subire variazioni a causa delle normative anti-Covid. Il percorso in macchina, invece, risulta più lungo soprattutto a causa del rinomato traffico romano. Non vi sono treni che collegano la zona.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.