Il Poke: un piatto di gran moda

Il Poke: un piatto di gran moda

Fonte foto: commons.wikimedia.org

Cercate un locale in cui consumare un pasto veloce durante la pausa pranzo, gustandovi un piatto unico che sia sano e appetitoso? Siete in visita in una città d’arte e volete concedervi qualcosa di stuzzicante e, perché no, dal sapore esotico? Niente paura! La moda del Poke, originario delle Hawaii e in voga in tutto il mondo da qualche anno, non accenna a diminuire e sarà senza alcun dubbio in grado di soddisfare ogni vostro sfizio.

La storia di questo piatto esotico

Il Poke non è una pietanza moderna, visto che le sue origini risalgono addirittura al 400 d.c., quando i polinesiani, attraversando l’Oceano Pacifico, arrivarono alle isole delle Hawaii.

Questo pasto, in effetti, era l’ideale per essere consumato dai pescatori direttamente sulle barche, visto che era composto da pesce crudo tagliato a pezzetti (pow kay, nella lingua della zona, significa non a caso “affettare pesce o legno”). La preparazione tradizionale era a base di pesce, di solito tonno a pinne gialle, polpo o salmone, mescolato con alghe, noci kukui e sale marino; trattandosi di una preparazione ghiotta e facilmente adattabile alle circostanze, nel tempo il Poke si è arricchito di altri ingredienti, come riso bianco, verdure crude e frutta come mango o avocado, che gli conferisce un sapore fresco e irresistibile durante la stagione estiva.

Il Poke, un piatto salubre

Nonostante sia un piatto incredibilmente gustoso, il Poke è anche particolarmente sano, visto che è leggero, ricco di vitamine e proteine e con pochissimi grassi o calorie. La versione a base di verdure, frutta, carboidrati e proteine, inoltre, lo rende un pasto bilanciato e completo, adatto al pranzo, alla cena o come rapido spuntino.

Il Poke: un piatto di gran moda

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La preparazione tradizionale prevede ingredienti come riso basmati o integrale, cotto al vapore o bollito, da mescolare a pesce crudo tagliato a pezzetti e marinato con salsa di soia e cipollotto fresco oppure zenzero, a cui vengono unite alghe e semi vari come goij, acai, sesamo bianco e nero. Si possono aggiungere inoltre vari tipi di legumi, come fagiolini o ceci, verdure come pomodori, cetrioli, ravanelli e germogli crudi, e frutta come avocado, melone o altra frutta di stagione. I vari ingredienti vanno posizionati in una ciotola sopra il riso, componendo una specie di orologio formato da tanti spicchi, per un risultato ricco di colori e gradevole da vedere.

Un piatto dalle infinite varianti

Trattandosi, come detto, di un piatto che può essere adattato a tutte le esigenze, gli occidentali hanno apprezzato questa preparazione esotica ma l’hanno conformata al proprio gusto. Da qui, si sono sviluppate decine e decine di versioni diverse del Poke, adoperando ingredienti alternativi rispetto alla tradizione originaria.

Anche in Italia, negli ultimi anni, sono sorte migliaia di Pokerie, che offrono varianti del piatto hawaiano capaci di soddisfare le esigenze di tutti: dalla ricetta a base di pollo grigliato e condito con paprika, curry o salse come la maionese, la salsa barbecue o la cesar sauce, alla versione vegetariana, che non prevede né carne né pesce ma cereali combinati con legumi e tanta frutta e verdura.