Fonte foto: commons.wikimedia.org
Il baccalà è un alimento nutriente e assai versatile, prova ne è il fatto che viene adoperato in tante regioni d’Italia in preparazioni sempre diverse. Deriva dalla lavorazione del merluzzo, un pesce tipico dei mari del Nord, ed è reperibile sia nella versione di stoccafisso, in cui il merluzzo viene fatto essiccare, sia in quella del baccalà vero e proprio, in cui il pesce viene conservato sotto sale.
La preparazione è un po’ laboriosa, visto che il merluzzo, prima di essere adoperato, deve essere ammollato per un certo periodo di tempo, ma con i nostri consigli riuscirete di sicuro a preparare con facilità dei piatti sfiziosi e saporiti.
Baccalà alla livornese
L’aggiunta di sugo al pomodoro e olive nere fanno di questo piatto una versione sana e stuzzicante.
Procedimento: ammollate 400 g di baccalà in acqua fredda per 24 ore oppure comprate del baccalà pronto all’uso. Sciacquatelo, asciugatelo con carta da cucina e infarinatelo. Friggetelo in padella con 1 bicchiere d’olio ben caldo fino a portarlo a una completa doratura, dopodiché scolatelo e tenetelo da parte. Scaldate l’olio rimasto, preparate un trito con 1 spicchio d’aglio e mezza cipolla e fatelo appassire.
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Versate 200 ml di passata di pomodoro e cuocete per 10 minuti. Regolate di sale e aggiungete alla salsa il baccalà fritto. Insaporite 2 minuti e decorate con prezzemolo tritato. A piacere, potete aggiungere delle olive nere oppure una spolverata di peperoncino.
Baccalà alla vicentina
Piatto molto diffuso nel Veneto, a base di stoccafisso (il merluzzo essiccato) e latte, il baccalà alla vicentina è una vera delizia.
Procedimento: ammollate 1 chilo di stoccafisso in acqua fredda per almeno 2 giorni, cambiando l’acqua ogni tre o quattro ore. Risciacquatelo sotto l’acqua corrente, eliminate le lische e tagliatelo in pezzi. In una padella preparate un soffritto con 6 cucchiai d’olio, 2 cipolle bianche, 5 acciughe sott’olio e, infine, i tranci di stoccafisso.
Fate dorare il pesce da entrambi i lati, poi sistematelo in un tegame di coccio insieme all’olio di cottura e cuocetelo a fiamma bassa, posizionando il tegame sul fornello con uno spargifiamma. Aggiungete 1,5 l di latte, 80 g di parmigiano grattugiato e cuocete lentamente per 2 ore, senza mescolare.
Salate a fine cottura solo se necessario, dopodiché servite con del prezzemolo fresco tritato e con della polenta di mais tagliata a fette o grigliata.
Baccalà mantecato
I veneti sono davvero ghiotti di baccalà, perché anche i veneziani hanno adottato una propria versione, morbida e delicata, in uso da secoli.
Procedimento: ammollate 500 g di stoccafisso per 24 ore, cambiando di tanto in tanto l’acqua, dopodiché pulite il pesce, privatelo delle lische, della pelle e della spina centrale e tagliatelo a tranci.
Cuocete i pezzi di pesce in una pentola con 1 l d’acqua e 500 ml di latte. Portate a ebollizione e cuocete a fiamma bassa finché risulta morbido.
Tritate finemente 1 spicchio d’aglio e del prezzemolo, scolate il baccalà e conditelo con il trito all’interno di una ciotola. Mescolate e unite mezzo bicchiere d’olio extravergine d’oliva. Quando il composto risulta omogeneo, regolate di sale e pepe.
Baccalà fritto
Questa ricetta è una vera goduria; è l’ideale in ogni occasione, sia come antipasto che come finger food.
Procedimento: ammollate 400 g di baccalà in acqua fredda per diverse ore, cambiando l’acqua ogni tre ore, dopodiché risciacquatelo, tamponatelo con della carta da cucina e tagliatelo a tranci.
Versate 100 g di farina di grano 00 (oppure farina di riso o di ceci) in una scodella e infarinate i pezzi di pesce.
Scaldate dell’olio per frittura in una padella capiente e, una volta raggiunta la giusta temperatura, immergetevi i tranci di baccalà; cuocete fino a portarlo a una completa doratura, dopodiché scolatelo e servitelo con degli spicchi di limone.
Baccalà alla romana
Sembra davvero che il baccalà venga adoperato in ogni regione d’Italia, perché anche Roma vanta una propria versione, particolarmente appetitosa grazie all’aggiunta di pinoli e uvetta.
Procedimento: disponete su una pirofila delle fette di patate tagliate sottili e conditele con olio, sale e pepe. Coprite con uno strato di olive, pinoli e uva passa, dopodiché disponete dei filetti di baccalà già ammollato e asciutto e coprite il tutto con la salsa di pomodoro.
Decorate la superficie con altri pinoli, uvetta e origano. Irrorate con un filo d’olio d’oliva e infornate a 200° per circa 1 ora. A fine cottura, cospargete con una manciata di olive e capperi.
Appassionata di lettura fin da bambina, amo scrivere storie che mi fanno sognare, soprattutto di genere fantasy, fantascienza e romance.
Sulla rivista Il lettore di fantasia ho pubblicato il racconto di fantascienza “Il pianeta della memoria”, con la casa editrice Delos Digital il racconto lungo di genere chick lit “Fil Rouge”, con la casa editrice Wizards & Blakholes i racconti lunghi “L’orologio della verità”, “Alizée” e “Il drago d’acciaio”, e con Nativi Digitali Edizioni il romanzo “Fernweh”, di genere fantascientifico.
Il mio ultimo romanzo pubblicato è “Il Pugnale dei Poeti”, un high fantasy uscito con la casa editrice Lumien, mentre sulla piattaforma Wattpad è disponibile il mio romanzo “Il ragazzo con l’aura d’argento”, un urban fantasy.