La gassosa al caffè esiste solo in Calabria e si chiama Brasilena

Brasilena: la gassosa al caffè che esiste solo in Calabria

La gassosa è conosciuta come soft drink, ossia una bevanda leggera non alcolica, questo lo sappiamo tutti. Sapete però che in Calabria è stata ideata la prima gassosa al caffè al mondo? L’idea è stata quella di associare ad un prodotto, già ampiamente conosciuto qual è la gassosa, un elemento inconfondibile, che noi italiani amiamo alla follia: il caffè, facendo nascere l’unica, vera gassosa al caffè esistente: la Brasilena

L’idea risale a molti anni fa e nasce da un’azienda seria e professionalmente riconosciuta per la commercializzazione dell’acqua Calabria, vera fonte di ricchezza di tutta la regione calabrese.

L’idea di creare una bevanda innovativa e analcolica nasce, quindi, dall’azienda Calabria acqua minerale Sas di Cristofaro Salvatore & c. a Monte Covello, in provincia di Girifalco, piccolo comune in provincia di Catanzaro, nel lontano 1960. L’ingrediente principale è, appunto, l’acqua Calabria, proveniente dalla Fonte Madonnina in Monte Covello, una montagna dell’Appennino calabro, che viene imbottigliata così come sgorga dalla sorgente, mantenendone inalterate tutte le sue proprietà naturali e con poco sodio. Quest’acqua viene poi trasformata nella dolce bevanda gassata che tutti conosciamo ed, infine, viene aggiunto il caffè, facendo nascere la meravigliosa Brasilena.

Grazie alla sua miscela gustosa e delicata, può essere tranquillamente bevuta anche dai più giovani, utilizzando il formato in lattina da 25cl. Quello che colpisce di più è la sua confezione con l’etichetta anni ’60, ancora utilizzata come vera e propria strategia commerciale. La Brasilena è da sempre il soft drink perfetto da gustare a tutte le ore del giorno, e già da svariati anni, la sua commercializzazione ha varcato i confini calabresi, sbarcando in tutto il mondo.

Questa bevanda tipica della Calabria è diventata, negli anni, un vero e proprio fenomeno sociale. Infatti, spesso, in tutta la bellissima regione calabrese, si usa dire: “vediamoci al bar per una Brasilena”, rompendo qualsiasi schema stereotipato e creandone uno che rappresenta un’intera regione.

La storia della Brasilena

La primissima idea di creare una bevanda dissetante, diversa dalle altre, nacque ancor prima della stessa acqua Calabria, grazie a Cesare Cristofaro il quale, negli anni ’30 e quindi prima della guerra, comprava il caffè crudo e lo tostava nella sua piccola bottega. Un giorno provò a mischiarlo con dell’acqua frizzante per dissetare i suoi clienti e questa bevanda “grezza” piacque così tanto che il signor Cristofaro pensò bene di proseguire i suoi esperimenti, continuando a vendere la gassosa al caffè sfusa, a causa delle restrizioni nel concedere le autorizzazioni imposte dai Prefetti dell’epoca. Tutto cominciò a cambiare dopo la Seconda guerra mondiale quando, per evitare che molte aziende fallissero, i Prefetti divennero più clementi nella concessione delle autorizzazioni necessarie per commercializzare bevande.

Fu così che nel 1960, dopo innumerevoli sacrifici, il signor Cristofaro inaugurò la Brasilena, aprendo una piccola fabbrica specializzata nella produzione di bevande analcoliche; ma fu solo nel 1970 che l’azienda calabrese inserì nella ricetta della Brasilena l’acqua Calabria, per elevare al massimo la qualità di una bevanda che già piaceva a molti.

Curiosità sulla Brasilena

La Brasilena si distingue da altre bevande per la sua forza dissetante, soprattutto nelle giornate più calde, ma è un piacere berla anche d’inverno nelle giornate fredde. Il logo è rimasto quello storico, per richiamare alla memoria proprio quei “bei vecchi tempi” ed imprimere nei pensieri delle persone l’immensa genuinità degli ingredienti.

La Brasilena ha cominciato a varcare i confini, calabresi prima e italiani poi, sbarcando quindi all’estero, essenzialmente per le numerose richieste di calabresi emigrati in ogni angolo del mondo; ancora oggi viene attivamente commercializzata in molti paesi, anche oltreoceano. L’obiettivo dell’attuale responsabile e proprietario dell’azienda, nipote di Cesare Cristofaro, è quello di far diventare la Brasilena un marchio storico delle bevande analcoliche di tutto il mondo.