Cosa dobbiamo sapere sul cibo in 3D

Cosa dobbiamo sapere sul cibo in 3D

Fonte foto: prodigus.it

Avete mai sentito parlare del cibo in 3D? Se la vostra risposta è no, non preoccupatevi. Non se ne parla poi così spesso. Di certo non tutti i giorni. Sappiate però che a quanto pare ci troviamo davanti al cibo del futuro.

A questo punto vi starete sicuramente facendo un sacco di domande. Come si crea, per esempio? La sua realizzazione avviene attraverso delle particolari stampanti in 3D. Grazie ad esse, strato dopo strato, si possono ricreare fedelmente dei piatti di vario tipo. La buona notizia è che non solo, per merito di questi sofisticati marchingegni, il design può essere anche complesso e raffinato. Le loro proprietà nutritive sono anche perfettamente equilibrate. Ci sarà dunque benessere per l’occhio che vuole la sua parte, ma anche e soprattutto per il nostro organismo.

Le stampanti in 3D

Le stampati in 3D alimentari attualmente sono utilizzate in particolar modo nelle cucine professionali, per la realizzazione di piatti gourmet. Vi sono anche aziende che le utilizzano per creare dei piatti per le persone che per vari motivi non possono masticare cibi, come per esempio gli anziani oppure le persone che hanno dovuto subire interventi maxillofacciali. Il primo tentativo di stampa avvenne nel 2015, attraverso una macchina per la pizza. Con il passare degli anni il loro funzionamento si è evoluto ed è destinato ad evolversi sempre più.

Ma come funzionano queste stampanti? Per merito di un particolare materiale viscoso il quale, strato dopo strato, crea il cibo desiderato. Un loro difetto, oltre ai prezzi elevati, è indubbiamente il tempo che impiegano per la realizzazione dei piatti, che può arrivare anche ad un’ora. Ma si sa, chi va piano va sano e va lontano, e quanto pare vale la pena aspettare.

Fonte foto: bilcotech.it

Via libera, quindi, a cibi particolarmente elaborati, come ad esempio alcune forme di biscotti o cioccolatini. Oppure, perché no, nuove forme di pasta o di pane che altrimenti non potrebbero mai essere realizzate.

E voi non siete curiosi di assaggiare il cibo in 3D?