Good Food Club è un progetto di ristorazione sociale. In attività dal 22 luglio scorso ad Aosta, l’Apecar con un nome simpaticamente evocativo quale «M’Assaggio», gestita dalla famiglia D’Arienzo, si muove secondo un calendario ben preciso e pubblicizzato, dal martedì al venerdì, tra le varie aree verdi della città.
Con il sostegno della Cooperativa «Noi e gli Altri», che vanta una da una trentennale esperienza in fatto di ristorazione collettiva, operativa nella regione Valle d’Aosta, l’Apecar avrà il compito di materializzarsi in giro per la città promuovendo una forma di alimentazione sana, con attenzione particolare alla valorizzazione di prodotti locali, a Km 0, garantendo la qualità dei prodotti distribuiti attraverso la presenza del mezzo mobile della famiglia D’Arienzo.
L’azione sociale «on the road»
La parte sociale riguarda la creazione di occasioni di collettivizzazione tra tutte quelle persone, che si trovano a frequentare gli spazi pubblici della città. Sono previste attività di animazione, laboratori di musica, di ballo e di sport. Non mancheranno le opportunità di socializzazione rivolte ai più piccoli e all’inclusione, dei più grandi, in divertenti cacce al tesoro. Tutte le attività sono state calibrate su un sistema ludico valido per tutte le età, con l’intento di sfruttare le aree cittadine anche per sostenere il benessere psicofisico.
Ma il progetto dell’Associazione «Noi e gli Altri» e della famiglia D’Arienzo non si ferma al periodo estivo. E’ già prevista una «versione autunnale» dell’attività, che darà vita a laboratori di educazione al gusto e ai principi alimentari fondamentali per la salute, rivolti ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. Ma si parlerà anche di sensibilizzazione e collaborazione con chi ha difficoltà e/o vulnerabilità che limitano la socialità.
I partner
Good Food Club è un progetto, quindi, che avvolge l’azione di volontariato in ogni suo agire. E’ anche per questo che il Good Food Club ha avuto subito tra i suoi alleati il Comune di Aosta, la Regione, la Fondazione Comunitaria e il Consorzio Valle d’Aosta. Hanno collaborato anche Slow Food, Coldiretti, LegaCoop e molte altre cooperative private e locali che dimostrano la validità di questo progetto e l’utilità della sua multivirtualità.