Granita palermitana o catanese?

Granita palermitana o catanese?

Fonte foto: limmi.it

Con l’estate in arrivo, il caldo è alle porte e se non una fresca granita, cosa può aiutarci a combatterlo? La classica granita rinfrescante è ciò che fin dall’infanzia ci accompagna nelle calde giornate di mare. Per i siciliani, questo è un momento di comunicazione e di relazioni sociali. 

In origine “rattata”

La granita siciliana affonda le sue radici nella dominazione araba, per poi evolversi nella zona orientale dell’isola, diffondendosi pian piano in tutte le province, in cui ognuna avrà una propria peculiarità.

Durante il Medioevo, in Sicilia si sviluppa la figura dei “nivaroli”, uomini che durante la stagione invernale si recavano sull’Etna e sui diversi monti della regione, per recuperare la neve, che poi conserveranno per l’estate. Le famiglie patrizie erano solite acquistarla, la neve veniva conservata in vere e proprie stanze, per poi riprenderla in estate e aggiungerle il limone e altri tipi di sciroppi. In origine era chiamata “rattata”, proprio per il gesto di grattare la neve. 

Il boom della granita si ebbe durante il ‘900, in cui la neve fu sostituita con l’acqua, il miele con lo zucchero e iniziarono ad utilizzare la gelatiera, la quale veniva utilizzata per produrre l’impasto cremoso, privo d’aria e ricco di sapore. 

La granita palermitana

Questo tipo di granita si sposa perfettamente con due tipi di gusti, uno più speziato come la cannella, l’altro più delicato come la mandorla tostata. 

Ingredienti: 

  • 400g di Mandorle con la buccia 
  • 1l di acqua 
  • 180mg di zucchero
  • Un pizzico di sale

Procedimento

Prendete le mandorle e immergetele in un pentolino con l’acqua, arrivate quasi al bollore e poi spegnete. Versate il contenuto caldo in un frullatore, e fate frullare per qualche secondo, per permettere alle mandorle di tritarsi. Spostate il contenuto in una ciotola e lasciate raffreddare. Una volta freddo riflullate il composto. Prendete uno scolapasta e mettetelo in una ciotola più grande. Procuratevi anche un canovaccio che disporrete sopra lo scolapasta. 

Adesso versate una metà di composto alle mandorle nello scolapasta coperto con il canovaccio e filtrate per ottenere il latte, strizzando il canovaccio per fare uscire più velocemente il liquido. In seguito fate lo stesso procedimento con l’altra metà. Versate il latte in una pentola, unite lo zucchero e il pizzico di sale e fate bollire. Lasciate cuocere per circa 5 minuti. 

Una volta fatto raffreddare di nuovo, basterà inserire il composto in freezer per 6-7 ore, ogni tanto rompete i cristalli per avere un composto più cremoso.

La granita catanese

I gusti al limone, al pesco, al pistacchio di Bronte sono una vera e propria tradizione per la granita catanese, in cui la sua consistenza è cremosa come un gelato. 

Ingredienti:

  • 650 ml di acqua
  • 350 ml di succo di limone
  • 350gr di zucchero
  • 1 scorza di limone
  • 1 pizzico di sale

Procedimento

Iniziate con il versare in una pentola l’acqua, lo zucchero, il pizzico di sale e le strisce di scorza di limone. Quando il composto avrà raggiunto il bollore, fate cuocere 8 minuti e poi spegnete.

Fate raffreddare completamente lo sciroppo immergendo la pentola nel lavandino colmo di acqua fredda per poi aggiungere il succo di limone.

Fate ghiacciare in freezer per circa 6-7 ore e ogni tanto rompete i cristalli di ghiaccio.