I prodotti della zona dell’Irpinia sono un’eccellenza gastronomica che il mondo ci invidia. Quando li si chiama in causa, non si può non ricordare il pecorino bagnolese, una chicca che, nel corso dei secoli, è riuscita a conquistare un numero sempre più alto di palati e a mantenere nel tempo la sua genuinità. Il suo sapore è davvero unico. Quando si pensa al pecorino, infatti, capita di fare riferimento a un gusto forte, quasi piccante. Nel caso del pecorino bagnolese non sussiste il problema del sapore troppo forte, che può risultare, per esempio, sgradito ai più piccoli.
Grazie al processo tecnico antico e meraviglioso che porta alla nascita di questo formaggio, si può portare in tavola una delizia davanti alla quale anche i bambini si leccano i baffi! Ora, però, bando alle chiacchiere. È infatti arrivato il momento di parlare di Milk Coop, la cooperativa con oltre 200 anni di storia che si occupa da sempre di valorizzare il pecorino bagnolese.
Milk Coop: una storia d’amore per il formaggio
Milk Coop è una cooperativa che ha alle spalle una storia antica e affascinante. Tutto ha avuto inizio, al principio del XIX secolo, con la fondazione dell’Azienda Agricola Nigro, una realtà familiare che si è occupata da subito dell’allevamento delle pecore bagnolesi e della produzione di pecorino a partire dal loro latte.
A più di due secoli dai primi passi di quella che, con il tempo, si è rivelato una meravigliosa storia d’amore per un formaggio unico a livello nazionale e non solo, simbolo della cooperativa è Pasquale Nigro. Presidente dell’Associazione Pecorino Bagnolese d’Irpinia, dal suo caseificio di Venticano, Avellino, si occupa quotidianamente della trasformazione del latte fresco delle pecore in delizie di altissima qualità e di indiscutibile bontà.
L’approccio di Pasquale Nigro è da sempre all’insegna del massimo rispetto per il bestiame. Quando parla del suo lavoro, il mastro casaro, che ha dietro una tradizione familiare plurisecolare, sottolinea che è grazie alle pecore che alleva se riesce a portare sulla tavola lo straordinario formaggio che ha reso celebre la sua azienda.
Prodotto rigorosamente a km 0, il pecorino bagnolese è il frutto di una sapienza che si tramanda di generazione in generazione, del lavoro di mani che non hanno paura della fatica e di cuore che non si stancano di esaltare, giorno dopo giorno, una delle tante eccellenze di una terra che ha dato tantissimo al patrimonio gastronomico italiano.
Il felice incontro fra tradizione e innovazione
La cooperativa Milk Coop, che comprende otto soci, ha da tempo raccolto la sfida del web. La realtà in questione, infatti, propone i suoi prodotti anche attraverso un e-commerce proprietario. Su questo sito è possibile trovare, per esempio, le forme di pecorino bagnolese stagionato misto aromi, ai fiori di montagna, al rosmarino e al vino Taurasi, vitigno aglianico tra le etichette più famose della provincia di Avellino.
Un doveroso cenno va dedicato anche ai pecorini scamosciati. In questo caso, si parla di formaggio al pepe, al peperoncino, alle noci e alla rucola.
La gamma di prodotti firmati Milk Coop comprende diverse altre delizie dell’Irpinia. Tra queste è possibile citare un simbolo conosciuto universalmente di quest’area della Campania, ossia il caciocavallo. La cooperativa della famiglia Nigro lo produce includendo diversi ingredienti, dal peperone crusco fino al tartufo. Degna di nota è anche la ricotta secca dolce e piccante.
Il prodotto di punta rimane ovviamente il pecorino bagnolese. Questa delizia, che si presta a diversi abbinamenti enologici e gastronomici, viene prodotta con il latte distribuito dai soci della cooperativa e, a seconda della versione specifica che si ha intenzione di ottenere, va lasciato stagionare per un determinato lasso di tempo. Nel caso del pecorino scamosciato, per esempio, si va da 1 a 3 mesi.